8 Errori Comuni Negli Investimenti e Come Evitarli

Ogni anno sono sempre di più le persone che si interessano al trading in Borsa. Negli ultimi anni questo fenomeno è aumentato a causa della crisi economica globale, in quanto la gente è alla disperata ricerca di metodi alternativi per sbarcare il lunario e ottenere, addirittura, un vero e proprio stipendio. Molti pensano che investire in borsa sia come un gioco d’azzardo e che i movimenti dei grafici azionari siano del tutto casuali o, al più, sollecitati dai rumors! Ma i trader di borsa non sono giocatori d’azzardo! O, almeno, non solo. La borsa non ha movimenti casuali, ma dettati da fenomeni che si possono studiare in anticipo. Con tali conoscenze, quindi, le possibilità di guadagnare aumentano. E anche vero però che quando si tratta della gestione dei propri risparmi, sono molti i dubbi che affollano la mente degli investitori. L’esperienza suggerisce che spesso questi timori si traducono in scelte sbagliate e costose. Vediamo quali sono gli errori più frequenti commessi dagli investitori e qualche consiglio per evitarli.

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1. Investire In Qualcosa Di Incomprensibile

Uno degli investitori di maggior successo al mondo, il grande Warren Buffett, mette in guardia contro gli investimenti in aziende di cui non si riesce a comprendere le dinamiche commerciali. Il modo migliore per evitare di fare questo errore è quello di costruire un portafoglio diversificato di Exchange-Traded Funds (ETF) o fondi comuni di investimento. Se si investe in singoli titoli, assicuratevi di comprendere a fondo ogni azienda prima di investire. Molti sono tranquilli quando comprano azioni di societa’ ben amministrate. Ma l’azione non rappresenta la compagnia! La differenza sta nel prezzo che si paga per l’azione stessa.

2. “Innamorarsi” Di Una Particolare Compagnia

Spesso è molto facile innamorarsi di una particolare società in cui abbiamo investito, soprattutto quando vediamo che il nostro investimento iniziale sta facendo bene. Tenete a mente però che abbiamo comprato quel titolo per fare soldi. Se uno dei fondamenti che ci hanno spinto a comprarlo viene meno, considerate sempre l’opportunità di venderlo.

3. Farsi Prendere Dal Panico o Dall’Avidità

Nel mondo degli investimenti è spesso facile farsi prendere dal panico quando le cose vanno male e dall’avidità quando le cose vanno bene. Ma ricordate che le aspettative di rendimento futuro hanno scarsissima relazione con i rendimenti passati. Una possibile soluzione è quella di basare la composizione del proprio portafoglio finanziario sul rapporto rischio/rendimento attesi di lungo periodo.

4. Non Pensare a commissioni, costi tecnici e tassazione

Soprattutto all’inizio, l’investitore medio tende a non pensare alle commissioni, costi tecnici e la tassazione a cui sono soggetti i titoli, perché crede che non siano importanti. Ma oggi in Italia la gestione del risparmio costa mediamente il 3% annuo. Nel lungo periodo, questo costo può avere un impatto drammatico sul rendimento composto effettivo. Cercate quindi di utilizzare semplici titoli per la componente obbligazionaria del portafoglio, ETF o fondi indicizzati a basse commissioni di gestione per la parte azionaria.

5. Non Attuare Mai Cambiamenti Al Portafoglio Azionario

promoDisplayMolti trader non attuano mai cambiamenti alla composizione del portafoglio anche quando il proprio patrimonio, per effetto dei mercati o per situazioni personali, è cambiato. Alcune oscillazioni dei mercati possono generare perdite non recuperabili con un normale andamento dei mercati finanziari. Il giusto rapporto fra rischio/rendimento risulta fortemente influenzato anche dalla consistenza del patrimonio. Verificare con attenzione qual e’ la massima perdita (in valore assoluto) sopportabile in base al proprio patrimonio, e fare i relativi aggiustamenti nelle componenti di investimento per rispettare questo vincolo di rischio.

6. Buoni Rendimenti Passati = Buoni Rendimenti Futuri

Pensare che se uno strumento finanziario ha dato buoni rendimenti in passato sia piu’ probabile che continuerà a farlo in futuro. Pagare commissioni di gestione sulla base dei passati rendimenti. I mercati finanziari sono completamente imprevedibili. Ogni previsione su di essi ha un probabilità di realizzarsi (o di non realizzarsi) oscillante fra il 40 ed il 60%. Una buona soluzione al problema è quella di non pagare commissioni per la gestione attiva sulla base dei passati rendimenti. Investire invece nelle principali categorie di investimenti (azioni, obbligazioni, immobili, liquidità e strumenti alternativi) in base ai propri obiettivi finanziari, tolleranza e propensione al rischio finanziario. Ad ogni modo, non allocare più del 5 al 10% in un qualsiasi investimento.

7. Non Saper Gestire Le Emozioni

Il killer dei guadagni sono quasi sempre le emozioni. L’assioma che la paura e l’avidità regolano il mercato è fondamentalmente vero. Non lasciate che la paura o l’avidità abbiamo il sopravvento su di voi. I rendimenti del mercato azionario possono deviare “selvaggiamente” su un arco di tempo più breve, ma nel lungo termine i rendimenti storici ad alta capitalizzazione possono variare in media del 10 all’11%. Rendetevi conto che, in un orizzonte temporale lungo, i rendimenti del portafoglio non dovrebbero discostarsi molto da quelli medi.

8. Confondere Il Rendimento Nominale Con Il Rendimento Reale

Questo è uno degli errori più comuni in assoluto. Molti pensano che sia facile avere un rendimento superiore alla media e che sia mediocre investire per puntare al rendimento medio del mercato. Sappiate invece che il rendimento medio è fornito dalla crescita economica e per avere un rendimento in eccesso sarà necessario che qualcun altro nel mercato abbia un “sottorendimento”. Per ovviare a questo problema si può investire in fondi indice o ETF, così da avere dei sani rendimenti di lungo termine. Oppure aggiungere liquidità o obbligazioni per aggiustare il rapporto rischio/rendimento.

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