Come Il Prossimo Referendum Influenzerà i Mercati Finanziari

Il prossimo 4 Dicembre il popolo italiano sarà tenuto a votare per il referendum costituzionale, il cui quesito recita: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della costituzione?“. Il Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, intende fare grandi cambiamenti costituzionali, in modo che lo stato italiano possa evolvere in una nazione più efficiente e “governabile”. Obiettivi certamente auspicabili, visto che il nostro paese ha il poco invidiabile record di 63 governi nei 70 anni dalla nascita della Repubblica!

La proposta principale del referendum è quello di porre fine al bicameralismo perfetto. Oggi le due camere hanno la stessa importanza e lo stesso potere di approvare o meno le riforme che i governi italiani propongono di volta in volta. La proposta mira a ridurre il potere del Senato, aumentando di conseguenza quello della Camera dei Deputati. Gli altri obiettivi del referendum (in caso di vittoria del Sì) sono quelli di ridurre i membri del Parlamento e di frenare i costi di funzionamento delle istituzioni. E’ importante notare che entrambe le camere avevano già in precedenza approvato le modifiche, ma la maggioranza dei 2/3 (ovvero quella necessaria per rendere la riforma ufficiale) non fu raggiunta. Di conseguenza, al premier Renzi non è rimasta altra scelta che indire un referendum. Vediamo ora, in breve, quali potrebbero essere le possibili conseguenze del voto (secondo gli osservatori stranieri).

  • Vittoria del Sì –  Matteo Renzi rimarrà in carica e avrà tutti i mezzi e il potere di cui necessita per rilanciare l’economia italiana, combattere la crisi bancaria e tenere l’Italia nell’Unione Europea. Inoltre, le sue possibilità di vincere le elezioni amministrative del 2018 aumenteranno in modo significativo.
  • Vittoria del No – Vi è un’alta possibilità che Matteo Renzi si dimetta da primo ministro, almeno stando alle sue recenti dichiarazioni. Nel resto del mondo (ma soprattutto in Europa) vi è una grande preoccupazione sul clima di incertezza politica ed economica che potrebbe attanagliare il nostro paese. Alcuni importanti magazine economici hanno addirittura paventato l’ipotesi di uscita dell’Italia dalla UE, con conseguente effetto a catena su altri paesi europei!

Una vittoria del No, inoltre, darebbe grande slancio al Movimento Cinque Stelle, che potrebbe portarli nel 2018 alla guida del paese. Questo movimento politico è notoriamente contro l’adesione dell’Italia all’Unione Europea e di conseguenza l’intero progetto europeo sarebbe a rischio se il nostro paese uscisse dall’Unione, soprattutto dopo la recente perdita del Regno Unito. Senza contare che anche altri paesi potrebbero fare la stessa cosa in una sorta di effetto domino! Primo fra tutti la Francia, con l’anti-UE Marine Le Pen favoritissima per la corsa all’Eliseo.

Referendum e Mercati Finanziari

referendumIl referendum del 4 Dicembre prossimo avrà una certa influenza anche sui mercati finanziari. La volatilità del mercato più importante dovrebbe avvenire nel Forex e principalmente con tutte le coppie sull’Euro. Un voto negativo potrebbe essere recepito come un cattivo segno per la valuta europea da parte degli investitori e di conseguenza provocare un calo del suo valore. Il contrario potrebbe avvenire se gli italiani voteranno Sì. Gli investitori potrebbero infatti diventare più ottimisti circa le prospettive dell’economia italiana, che potrebbe finalmente raggiungere il suo potenziale più alto. La volatilità dovrebbe aumentare sostanzialmente con questo risultato del referendum e ciò potrebbe rivelarsi importante per il futuro dell’Italia e dell’Europa.

Ad ogni modo, nei giorni vicini al referendum gli investitori potrebbero orientarsi verso “rifugi” sicuri come l’oro, il Franco svizzero e lo yen giapponese, come avviene quasi sempre in occasione di eventi simili (Brexit ed elezioni USA).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *