Investire In Una Società: L’Analisi Fondamentale

Lo scopo primario dell’analisi fondamentale è quello di “saggiare” la solidità patrimoniale e la redditività di una società, in base alla valutazione fatta dal mercato attraverso il valore del titolo quotato. In pratica, analizzando alcuni dati che emergono dal bilancio, si cerca di conoscere il valore intrinseco di un titolo (“fair value”) per vedere se viene valutato correttamente o se ha possibilità di apprezzamento o deprezzamento. Ma come viene fatta l’analisi fondamentale?

analisi fondamentaleI principali indicatori che vengono presi in esame nell’analisi fondamentale di una società sono i profitti aziendali: si cerca di capire a quanto ammontano, se crescono e con quale ritmo. Quindi, il valore di Borsa di un titolo è l’espressione dei profitti potenziali. I mercati finanziari, in pratica, si muovono in base alle stime sugli andamenti futuri: quando vengono resi pubblici i dati ufficiali dell’azienda e se questi ultimi battono le stime, il titolo tende a beneficiarne (viceversa in caso di responso negativo!). L’altro aspetto da considerare nell’analisi fondamentale sono i dividendi distribuiti: di solito, quando questi sono “generosi”, l’azienda in questione trasmette un’immagine positiva di se presso gli investitori e soprattutto su coloro che investono con uno stile da “cassettista” (perché li rende partecipi della sua crescita). Tuttavia, questo dato non è scontato: ad esempio, spesso molte società hi-tech tendono a non distribuire i propri dividendi perché preferiscono mantenere i profitti in azienda, in quanto hanno la priorità e la necessità di investire massicciamente in settori come Ricerca e Sviluppo. Tuttavia, alcuni analisti finanziari tendono ad osservare maggiormente l’andamento di un titolo in un arco di tempo non inferiore a 5 anni: se la quota distribuita ai soci tende a crescere nel tempo, l’azienda dimostrerà al mercato di saper crescere in maniera sostenibile, guardando agli interessi di chi la sostiene. Se la progressione viene ben vista dagli investitori, non sempre accade lo stesso in caso di cedola particolarmente alta rispetto al passato. Se questo si verifica, infatti, si potrebbe trasmettere che la società non abbia le idee chiare sugli investimenti da effettuare per crescere e che preferisce pertanto distribuire buona parte degli utili ai soci.

L’importanza Dei Tassi D’Interesse

Anche l’andamento dei tassi di interesse è un parametro importante per carpire i progetti di sviluppo delle aziende. Un trend ascendente tende a penalizzare le società che si rivolgono pesantemente al mercato dei crediti, mettendone a rischio la profittabilità. Ma i tassi di interesse sono strettamente legati all’andamento dei prezzi al consumo: questo perché quando l’inflazione cresce, le Banche Centrali tenderanno ad alzare i tassi per diminuire la quantità di moneta in circolazione (e viceversa). Ma le decisioni su rialzi e ribassi sono anche legate all’andamento dell’economia reale: quando la congiuntura è negativa, si punta su una riduzione dei tassi per rimettere la liquidità in circolo, mentre un rialzo eviterà il formarsi di bolle speculative.

Principali Indicatori Dell’Analisi Fondamentale

Come detto precedentemente, l’analisi fondamentale offrirà all’investitore un quadro generale dello “status quo” di una società ad una certa data. Ma essa non offre indicazioni sulle tempistiche più convenienti per un eventuale acquisto di titoli. Per ovviare a questa problematica, esistono degli indicatori che sono indicativi dei possibili sviluppi positivi (o negativi!) di una società, anche se non esisterà alcuna certezza matematica in merito! Vediamo quali sono:

  • R.O.I. (Return On Investment) – Questo è uno degli indicatori di redditività più importanti, ed è dato dal rapporto fra l’utile operativo (ricavi meno i costi della gestione tipica dell’azienda) e il capitale investito (quindi al netto di ammortamenti e accantonamenti): il risultato indicherà quanto rende il capitale investito in un’azienda. Il ROI viene generalmente considerato soddisfacente quando non è inferiore al costo del denaro, altrimenti verrà meno la redditività del capitale investito.
  • R.O.E. (Return On Equity) – Questo importante indicatore è dato dal rapporto tra il risultato netto dell’esercizio e il patrimonio netto della società, che esprime il rendimento del capitale investito. Per attrarre nuovo capitale di rischio (quindi invogliare altri risparmiatori a diventare soci), ogni azienda tenderà a presentare un ROE superiore al rendimento degli investimenti alternativi (BOT, CCT e Conti Deposito).

Valutazione Di Un Titolo

Per determinare il valore di un’azione, bisogna tener conto di due principali parametri:

  • Il price earning (p/e), dato dal rapporto tra il prezzo di Borsa e l’utile per azione. Se il risultato è elevato rispetto ad altre aziende e alle medie storiche, esistono rischi di sopravvalutazione.
  • Il dividend/yeld, che esprime il rapporto tra il dividendo e il prezzo di un’azione.Il risultato indicherà il guadagno che l’investitore potrebbe guadagnare ogni anno incassando il dividendo distribuito dall’azienda. Tuttavia, il dividend/yeld viene sempre calcolato su base previsionale e quindi il risultato non garantisce in alcun modo un risultato certo in termini di dividendi futuri!

Per maggiori informazioni, vi rimando all’articolo che spiega come valutare lo stato di salute di un’azienda quotata in Borsa.

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