Comprare Azioni: 5 errori da evitare

Comprare Azioni: 5 errori da evitare. Sbagliare fa parte del normale processo di apprendimento anche quando si comparano azioni. Tuttavia, quando si parla di investimenti, bisognerebbe farlo il meno possibile! Ma è anche vero che quasi tutti gli investitori, esperti o alle prime armi, sono caduti in alcune trappole che hanno fatto perdere loro molto denaro.

Anche il grande Warren Buffett ha confessato di averne commessi tanti! Essere un trader perfetto è impossibile, ma conoscendo alcuni degli errori più comuni negli investimenti può aiutare ad evitare dolorose perdite. A questo proposito, oggi vedremo appunto alcuni degli errori più comuni che si commettono quando si comprano azioni.

Comprare Azioni, 5 Errori Da Evitare Nel Trading

1. Usare Troppo Margine

Comprare Azioni: 5 errori da evitare

Il margine è la quantità di denaro che deve essere presente su un conto di trading per continuare ad operare nei mercati finanziari. Qualsiasi broker chiederà al trader che apre il conto un margine iniziale, che verrà utilizzato per aprire le prime posizioni.

 

In seguito, questo margine potrà ovviamente essere aumentato, così da tutelarsi nel caso di perdite. Ma non bisogna esagerare. Innanzitutto, utilizzare il margine richiede di monitorare le vostre posizioni molto più da vicino, a causa degli alti guadagni e perdite che solitamente accompagnano i piccoli movimenti di prezzo.

E se non avete il tempo o le conoscenze adatte per farlo, la vostra società di brokeraggio venderà il vostro titolo per recuperare le eventuali perdite che avete maturato.

Di regola, vi consiglio di non rischiare più del 2-3% del capitale per posizione aperta, così da non mettere seriamente in pericolo tutto il vostro portafoglio. I trader alle prime armi dovrebbero quindi utilizzare il margine con parsimonia e solo se si riescono a capire tutti i suoi aspetti positivi e negativi.

2. Acquistare Sulla Base di Voci…Infondate!

Molti hanno fatto questo errore ad un certo punto della loro carriera di trader. Non è raro infatti sentir parlare “colleghi” o leggere notizie di pseudo-esperti trader riguardanti il possibile boom di un titolo in borsa. Anche se alcune potrebbero avere un fondo di verità, ciò non significa necessariamente che quel particolare titolo sia un vero e proprio “best buy” e/o adatto alla vostra strategia di trading.

Ricordate che spesso queste voci infondate sono messe in giro da consulenti non proprio imparziali! Quindi, non sono nient’altro che un gioco d’azzardo speculativo. Cosa fare quindi? Innanzitutto, considerare la fonte. Poi fare il proprio dovere, ovvero ricerca, ricerca e ancora ricerca. Solo in questo modo potrete sapere cosa state comprando e perché.

 

3. Day Trading

azioni tradingSe vi ostinate a diventare a tutti i costi un trader “attivo”, allora pensateci due volte prima di impostare una strategia di day trading. Come abbiamo più volte ripetuto, si tratta di una tecnica pericolosa che deve essere eseguita solo dagli investitori più esperti.

Oltre al buon senso, un day trader di successo ha bisogno di accedere a speciali apparecchiature che sono raramente disponibili per il trader medio. Lo sapevate che una workstation di day trading (comprensiva di software specifico) potrebbe costare intorno ai € 50.000?!

Senza contare che avrete anche bisogno di una quantità simile di denaro sul vostro conto per mantenere una strategia di day trading efficiente! Questa strategia viene spesso considerata così difficile che la maggior parte dei broker oggi “suggeriscono” agli investitori di fare prima corsi o seminari di day trading.

Quindi, a meno che non abbiate maturato una certa esperienza e vi possiate permettere le attrezzature necessarie, pensateci due volte prima di fare day trading. Se non siete particolarmente abili a fronteggiare i rischi e lo stress che ne derivano, sappiate che esistono opzioni migliori su cui puntare.

4. Comprare Azioni Che Appaiono a “Buon Mercato”

Questo è un errore molto comune e lo commette di solito chi confronta il prezzo corrente di un titolo con quello a 52 settimane. Molte persone che utilizzano questo metro di giudizio presuppongono che l’eventuale prezzo basso delle azioni rappresenti in ogni caso un’opportunità di acquisto. Purtroppo, ciò non porterà a guadagni se non si analizzerà il motivo per cui il titolo in questione ha perso di valore.

Peggioramento dei fondamentali, dimissioni o scandali nel Cda e una maggiore concorrenza sono tutte possibili ragioni per cui il prezzo delle azioni potrebbe essere crollato nel tempo. Ma, al tempo stesso, questi eventi forniscono anche buone ragioni per sospettare che il titolo potrebbe anche non aumentare nel breve termine.

Ecco perché è sempre importante per il trader avere sempre un occhio critico, dal momento che un prezzo basso potrebbe rappresentare spesso un falso segnale di acquisto. Quando sembra troppo bello per essere vero…probabilmente lo è! In molti casi, vi è una forte ragione per un calo dei prezzi.

Anche in questo caso, vi consiglio di fare ricerche e analizzare le diverse prospettive di un titolo prima di investire in esso. Ricordate che l’obiettivo di un trader è sempre quello di investire in società che sperimenteranno una crescita sostenuta nel futuro.

5. Sottovalutare Le Proprie Abilità

Alcuni investitori tendono a credere di non poter mai eccellere nel trading perché il successo nel mercato azionario è riservato solo agli investitori più esperti e “sofisticati”. Questa percezione è però spesso sbagliata. Con un po’ di tempo dedicato all’apprendimento e alla ricerca, chiunque può riuscire a guadagnare e crearsi un proprio reddito.

Oltre ad avere la possibilità di diventare sufficientemente abili, gli investitori individuali non devono affrontare sfide di liquidità e le spese generali che attanagliano invece i grandi investitori istituzionali. Ogni piccolo trader con una strategia di investimento efficace e coerente ha le stesse ottime possibilità di battere il mercato (se non fare meglio) dei cosiddetti guru degli investimenti. Mai sottovalutare le proprie capacità o il proprio potenziale.

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