Economia Brasiliana in Crisi, Ma La Borsa di San Paolo Vola!

Il Brasile sta attraversando uno dei periodi più bui della sua storia recente a causa di una crisi economica e politica molto seria. Ma il paradosso è che la borsa di San Paolo sta segnando risultati positivi storici! L’indice Bovespa da inizio anno è salito del 32%, mentre il Real brasiliano nei confronti dell’Euro si è apprezzato così tanto che un investitore italiano avrebbe guadagnato dall’investimento nel paese sudamericano il 58% in soli 7 mesi! Vediamo ora di spiegare i perché di questa particolare situazione. Di certo è che quest’anno l’andamento della borsa brasiliana è stato una delle sorprese più inaspettate sui mercati azionari. Tuttavia, economicamente parlando, il Brasile sta attraversando la recessione più lunga degli ultimi 100 anni! Anche sotto l’aspetto politico le cose non vanno meglio, a causa del più grande scandalo di corruzione della sua storia (con al centro la Petrobras, il gigante petrolifero controllato dallo Stato) e con il recente impeachment e conseguente destituzione della presidente Rousseff. Gli esperti prevedono un calo del Pil (-3.5% su base annuale), mentre per la fine dell’anno l’economia brasiliana si contrarrà dell’8% rispetto al primo trimestre (ultimo trimestre in cui il Pil è cresciuto) e il Gdp pro capite per la fine dell’anno sarà diminuito del 20% rispetto al picco registrato nel 2010. Il tutto mentre le tre maggiori agenzie di rating hanno già classificato il debito pubblico brasiliano al livello “spazzatura” (trash).

Materie Prime

Ma negli ultimi anni a pesare molto sull’andamento dell’economia è stato senza dubbio il calo dei prezzi delle materie prime o commodities. Il principale indice brasiliano di riferimento, il Brazilian Commodity Index, è infatti crollato del 45% dal marzo 2011 al dicembre 2015 e ciò ha senz’altro avuto un impatto devastante su tutti i mercati emergenti. Ma il paese sudamericano ha dovuto fare i conti anche con debolezze strutturali, poca produttività e una spesa pubblica insostenibile e incontrollata che hanno amplificato i suoi ben noti problemi.

Prospettive Di Crescita Con il Dollaro Debole

borsa brasilianaLa performance positiva della borsa brasiliana può essere spiegata considerando il contesto globale, che negli ultimi mesi è stato favorevole ai mercati emergenti. Fra i fattori più positivi vi è sicuramente il rinvio continuo da parte della Federal Reserve del rialzo dei tassi d’interesse, che sta mantenendo il dollaro relativamente debole. Ciò va a favore dei Paesi (come il Brasile) che esportano commodities. Oltre a questo, il 2016 ha visto anche un generale rimbalzo nei prezzi delle materie prime. Infine, con sempre più obbligazioni nei mercati sviluppati che pagano un tasso nullo o negativo, molti investitori si sono concentrati sui mercati in cerca di rendimenti sempre più elevati.

Obbligazioni

Come detto precedentemente, anche il mercato obbligazionario sta registrando risultati sempre più positivi, grazie a tassi molto invitanti e alle aspettative che la politica monetaria rimarrà abbastanza “accomodante” nel prossimo futuro. Senza contare che il paese sudamericano sta già approfittando di questi flussi positivi per abbassare i propri costi del debito. Recentemente il governo brasiliano ha anche venduto bond denominati in dollari statunitensi a 30 anni ad un tasso pari a 5.875%, un rendimento addirittura inferiore al decennale emesso a Marzo 2016.

La Banca Centrale

Fin dal giorno del suo insediamento, il nuovo governatore della Banca Centrale brasiliana, Goldfajn, ha dimostrato di avere un approccio più deciso rispetto al suo predecessore. Ciò ha però rafforzato la credibilità della Banca Centrale brasiliana, che è riuscita anche a portare l’inflazione sotto controllo. Positivi sono anche i rendimenti reali (legati all’inflazione), che possono scendere al 5% nei prossimi mesi (ora sono al 6%). Sulla moneta brasiliana (Real), la posizione è neutra: la Banca Centrale continua a fare affidamento su un veloce apprezzamento della valuta, ma si tende a pensare che l’attuale bilancia delle partite correnti e carry elevati possano mantenerlo molto stabile.

fonte: Il Sole 24 Ore

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