Forex Trading: Cosa Sapere Sullo Yen

Nonostante le molte caratteristiche interessanti del Forex Trading, il mercato delle valute è vasto, complesso e spietatamente competitivo! Le principali banche, piattaforme trading e fondi dominano il mercato ed integrano molto rapidamente le nuove informazioni sui prezzi.

Quello del Forex non è un mercato per operatori impreparati o ignoranti! Per poter scambiare efficacemente le valute estere, gli operatori economici devono essere a conoscenza delle caratteristiche delle principali valute.

Questa conoscenza deve comprendere non solo le attuali statistiche economiche di un paese, ma anche le informazioni basilari sulle rispettive economie e tutti i particolari fattori che possono influenzare le valute.

Introduzione Allo Yen

Appena sette valute rappresentano ben l’80% del mercato forex e lo yen giapponese è una delle più grandi valute al mondo, in termini di commercio internazionale e di forex trading.

Questo anche perché il Giappone è una delle più grandi economie al mondo, con uno dei più alti PIL tra le nazioni industrializzate ed è uno dei più grandi paesi esportatori, in termini di dollari.

Tutte le principali valute nel mercato forex hanno delle Banche Centrali alle loro spalle. Nel caso dello yen giapponese, è la Banca del Giappone (Bank of Japan). Come la maggior parte delle banche centrali dei paesi sviluppati, la Banca del Giappone ha lo scopo di agire in un modo che favorisca la crescita e riduca al minimo l’inflazione. Nel caso del Giappone, tuttavia, la deflazione è stata una minaccia persistente per molti anni e la BOJ ha perseguito una politica di tassi molto bassi nella speranza di stimolare la domanda e la crescita economica: nel 2000, infatti, i tassi reali in Giappone erano leggermente negativi!

 

L’Economia Dietro Lo Yen

yenL’economia giapponese ha alcuni attributi particolari e peculiari che i forex traders hanno assolutamente bisogno di capire. In primo luogo, nonostante le sue dimensioni, il Giappone ebbe dei seri problemi nella crescita dopo il crollo del settore immobiliare.

A questo proposito, molti analisti, facevano spesso riferimento al “decennio perduto” del Giappone! Anche se questo potrebbe non essere del tutto esatto, la crescita del paese ha raramente superato il 2% tra il 2001 e il 2011! Il Giappone è famoso anche per l’inflazione o meglio per la sua “quasi” assenza di essa!!

Il Paese ha sperimentato la deflazione in realtà per gran parte degli ultimi dieci anni. In secondo luogo, il Giappone è anche la più antica e grande economia del mondo, ed ha anche uno dei tassi di fertilità più bassi al mondo. Questo dato suggerisce una forza lavoro sempre più anziana con sempre meno lavoratori giovani per sostenere l’economia attraverso la tassazione e il consumo.

Il Giappone è anche abbastanza “chiuso” all’immigrazione. Infine, il paese ha come noto una delle economie più avanzate al mondo e ha una forza lavoro ben istruita. Anche se le industrie come la cantieristica navale sono migrate verso paesi come la Corea del Sud e la Cina, il Giappone è ancora leader nella produzione di elettronica di consumo, automobili e componenti tecnologici. Questo ha lasciato al Giappone con un’esposizione significativa all’economia globale, ma anche una crescente dipendenza della Cina come partner commerciale.

 

Fattori guida dello Yen: Il Carry Trading

Per molti aspetti, le misure adottate dalla Banca del Giappone promuovono il carry trade in tutto il mondo. In pratica, il carry trading è una pratica speculativa che consiste nel prendere a prestito del denaro in paesi con tassi di interesse più bassi, per cambiarlo in valuta di paesi con un rendimento degli investimenti maggiore in modo sia da ripagare il debito contratto sia da ottenere un guadagno con la medesima operazione finanziaria.

Solitamente per mettere in atto un’operazione di carry trade vengono scelte monete che godono di un cambio stabile nel tempo mentre l’investimento è rivolto a strumenti a basso rischio, quali i titoli di Stato. E con una politica dichiarata di tassi di interesse vicini allo zero, il Giappone è stato a lungo una delle principali fonti di capitale per questo tipo di trading. Questo, però, significa anche un’altra cosa: tassi più elevati in Giappone possono generare delle “increspature” in tutti i mercati valutari!

Mentre la BOJ ha mantenuto i tassi bassi quando crollò il settore immobiliare giapponese, la banca intervenne anche sulla valuta vendendo yen per aiutare a mantenere le esportazioni giapponesi più competitive. Questo intervento portò a conseguenze politiche in passato: in genere, però, la Banca del Giappone è relativamente restia ad intervenire nei mercati forex. Tuttavia, la Bilancia Commerciale del Giappone ha ripercussioni sulla politica della BOJ e i tassi forex. Il Giappone ha grandi surplus commerciali, ma anche un grande debito pubblico ed una popolazione “vecchia”.

Una grande percentuale di questo debito è detenuto dallo Stato: tuttavia gli investitori giapponesi sembrano disposti ad accettare bassi tassi di rendimento. Nonostante tutto, però, lo yen è la valuta asiatica principale ed una delle più scambiate al mondo. Ma il valore dello yen potrebbe essere a rischio se lo yuan cinese diventasse più “liquido”, anche se ciò richiederebbe probabilmente un processo pluriennale.

Detto questo, la relativa stabilità dello yen ha fatto sì che sia diventato una delle valute di riserva preferita per molti paesi. E nonostante il Giappone abbia livelli di debito molto elevati, gli operatori guardano al paese con fiducia, anche perché gran parte di esso è di proprietà nazionale. Inoltre, i traders spesso bilanciano l’elevato livello del debito giapponese con il suo elevato surplus commerciale, anche se la svalutazione del dollaro e lo stato di “porto sicuro” dello yen abbia portato ad un rafforzamento della valuta giapponese, rendendolo più attraente per gli investitori.

Conclusioni

I tassi di cambio sono notoriamente difficili da prevedere e la maggior parte dei modelli funzionano raramente per più di brevi periodi di tempo. Mentre i modelli economici sono utili agli operatori nel breve termine, le condizioni economiche modellano le tendenze a lungo termine. Il forte surplus commerciale del Giappone probabilmente manterrà la posizione del paese come un “rifugio sicuro” per qualche tempo, ma l’invecchiamento della sua forza lavoro, la persistente bassa fiducia di consumatori e imprese, così come la crescente importanza della Cina come rivale economico, mettono a serio rischio il mantenimento di questo status nel futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *