Indicatori Economici Che Influenzano Il Mercato Azionario Statunitense

Per gli investitori, analizzare solo i flussi di cassa di una società, le vendite, percentuali di debito e altre statistiche vitali, non potrà mai essere sufficiente per capire le prospettive dell’impresa e il suo futuro. Diverse influenze esterne generano un grande effetto sul vostro portafoglio azionario, anche se le vostre azioni vanno bene! Infatti, sono diversi gli indicatori economici e le forze che potrebbero avere un impatto determinante su un portafoglio azionario. E avere conoscenza di questi concetti basilari può fare la differenza tra grandi guadagni o pesanti perdite! Oggi analizzeremo gli indicatori economici che influenzano maggiormente il mercato azionario statunitense.

GDP (Gross Domestic Product)

indicatori economiciComunemente usato come un indicatore generale della salute economica di una nazione, il Gross Domestic Product (l’equivalente del nostro Prodotto Interno Lordo o PIL) può avere una grande influenza sui rendimenti degli investimenti. Fondamentalmente, il GDP è la quantità totale di beni e servizi prodotti in un determinato paese. Questo include tutti i consumi privati ​​e pubblici, le spese del governo, gli investimenti e le esportazioni meno le importazioni che si verificano all’interno di un territorio definito. Come non ci si aspetterebbe, queste misure di salute economica di una nazione hanno un enorme effetto sui rendimenti del mercato azionario. Qualsiasi modifica significativa del GDP, in alto o in basso, di solito avrà un effetto significativo sulla direzione del mercato azionario. Ad esempio, quando l’economia è sana e in crescita, si prevede che le imprese avranno migliori guadagni e saranno quindi in crescita. Ovviamente, questa prospettiva di profitti più elevati spingerà gli investitori ad acquistare azioni. Allo stesso tempo, minori misure del GDP potranno avere l’effetto opposto sui prezzi delle azioni, in quanto questo significa che le imprese comincieranno a “soffrire”. Un primo esempio di questo fenomeno si è verificato durante la recente recessione. A causa della crisi, negli Stati Uniti il PIL è diminuito e si è “contratto”: di conseguenza gli indici di borsa, come SPDR 500 S & P, sono crollati ai minimi da un decennio!

Unemployment Rate/Jobs Report

Un altro indicatore molto importante che colpisce i mercati azionari è il tasso di disoccupazione (Unemployment Rate). Come il GDP, il tasso di occupazione è sinonimo dello sviluppo e della forza di un’economia. Il Rapporto sul Lavoro (Jobs Report) è un indicatore riportato mensilmente dall’US Bureau of Labor Statistics e rappresenta circa il 80% dei lavoratori che producono l’intero prodotto interno lordo degli Stati Uniti. La statistica viene utilizzata per assistere i responsabili delle politiche di governo e gli economisti nel determinare lo stato attuale dell’economia e nel predire futuri livelli di attività economica. Ma anche gli investitori devono tener d’occhio questi indicatori. Il Rapporto sul Lavoro e il tasso di disoccupazione sono misure critiche della salute generale di un’economia. In sostanza, più persone che hanno un posto di lavoro equivale ad una maggiore produzione economica, vendite al dettaglio, risparmi e i profitti delle imprese. Come tale, le azioni in genere salgono o scendono in base ai Rapporti sul Lavoro “buoni o cattivi”, in quanto gli investitori sono molto influenzati dai potenziali cambiamenti in questi settori.

the consumer price index/Producer Price Index

Anche l’inflazione potrebbe avere grande influenza sui rendimenti di un portafoglio azionario. Sia il Consumer Price Index (l’indice dei prezzi al consumo) e il Producer Price Index (Indice dei prezzi alla produzione) misurano le variazioni di prezzo dei panieri di beni. L’indice dei prezzi al consumo indica la variazione media del prezzo dei beni di consumo e dei servizi in più di 200 diverse categorie. I dati contengono i prezzi per gli articoli per la casa, l’energia, il cibo e i medicinali che la gente usa ogni giorno, mentre l’indice dei prezzi alla produzione traccia il prezzo medio di oltre 10.000 prodotti che le aziende utilizzano per trasformarli in prodotti finiti. Per gli investitori, i periodi di consumo elevato e l’inflazione sono una sorta di “campana a morto” per i profitti aziendali!! Prezzi al consumo più elevati per i beni primari possono significare che non ci saranno più fondi rimanenti per comprare prodotti “discrezionali”, come il caffè. Allo stesso tempo, i numeri alti dell’indice dei prezzi alla produzione potrebbero impedire all’impresa di espandersi o di assumere più lavoratori, in quanto il costo della produzione dei beni aumenterà. Il mercato azionario potrebbe quindi aumentare o diminuire in base ai segnali forniti da questi due indicatori.

Retail Sales

Infine, anche la misura mensile della fiducia dei consumatori e dei dati effettivi sulle vendite al dettaglio (Retail Sales) sono di estrema importanza per il portafoglio azionario. Ogni periodo di prolungato (drop-off) di spesa al dettaglio, soprattutto in periodi come il Natale, possono innescare un rallentamento dell’economia tramite la riduzione delle entrate fiscali per il governo e costringendo le aziende a ridurre i propri organici a causa degli utili decrescenti. Inoltre, il rapporto delle vendite al dettaglio è un elemento importante in quanto fornisce dei dati molto recenti.

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