Investire In Fondi Comuni D’Investimento

Secondo la definizione data dal Testo Unico della Finanza, un fondo comune di investimento (mutual fund) è un patrimonio autonomo, suddiviso in quote di pertinenza di una pluralità di partecipanti, che viene gestito in monte, ossia collettivamente e nello stesso modo per tutti i partecipanti, e che può essere raccolto mediante una o più emissioni di quote. In pratica, un fondo comune di investimento è uno strumento finanziario paragonabile a un grande “salvadanaio” dove confluiscono le risorse dei piccoli e grandi risparmiatori.

fondi comuniLa sua gestione è affidata ad una società di gestione degli investimenti, che offre il vantaggio di un servizio di investimento professionale a tutti i risparmiatori che altrimenti, avendo a disposizione un piccolo capitale o essendo privi delle competenze necessarie, non potrebbero permetterselo. Il gestore di un fondo investe in diverse tipologie di attivi quali liquidità, obbligazioni, azioni e immobili. La decisione su cosa comprare dipende dall’obiettivo d’investimento del fondo. L’investimento in fondi si effettua pertanto acquistando un certo quantitativo di quote, il cui valore varia in funzione dell’andamento degli investimenti nei quali è impiegato il patrimonio del fondo. Tra le varie distinzioni, ne esiste una importante che riguarda la differenza fra:

  • Fondi armonizzati: sono i fondi comuni di investimento che rientrano nell’ambito dell’applicazione delle direttive comunitarie, che possono essere commercializzati su tutto il territorio dell’Unione Europea in regime di mutuo riconoscimento; questi fondi costituiscono la maggior parte dei fondi commercializzati in Italia. Tra loro ci sono naturalmente sia i fondi di diritto italiano, ossia quelli gestiti da società italiane con sede legale in Italia e sia fondi di società di gestione comunitarie.
  • Fondi non armonizzati: sono dei fondi sottoposti a regole meno restrittive e pertanto caratterizzati da una maggiore libertà di investimento.

Comunque, una delle più comuni distinzioni tra i fondi è quella che riguarda la forma, che può essere aperta o chiusa: si dice che un fondo comune è di tipo aperto quando i partecipanti hanno il diritto di chiedere, in qualsiasi tempo, il rimborso delle quote secondo le modalità previste dalle regole di funzionamento del fondo. Il fondo è di tipo chiuso quando invece il diritto al rimborso delle quote viene riconosciuto ai partecipanti solo a scadenze prefissate.

Se poi ci soffermiamo sull’oggetto dell’investimento, si possono avere:

  • Fondi immobiliari: sono fondi che investono il patrimonio esclusivamente o prevalentemente in beni immobili, diritti reali immobiliari e partecipazioni in società immobiliari in misura non inferiore ai 2/3 del valore complessivo del fondo e possono essere istituiti esclusivamente in forma chiusa.
  • Fondi mobiliari (disponibili sia in forma aperta che chiusa): sono fondi le cui risorse finanziarie sono investite in valori mobiliari o in altri strumenti finanziari.

E’ importante ora parlare delle varie modalità con le quali può essere costituito e gestito un fondo comune d’investimento.

  • Fondi di fondi: sono fondi in cui il patrimonio non è investito in titoli, ma in quote di altri fondi o, più in generale, di altri Oicr, gestiti anche da altri soggetti che verranno scelti a discrezione del gestore.
  • Fondi ombrello (umbrella funds): simili ai fondi di fondi, ma con la differenza che la scelta dei fondi viene effettuata a monte dalla società di gestione, senza essere modificata nel tempo.
  • Fondi speculativi (hedge funds): come potete ben capire, si tratta di fondi con un’alta percentuale di rischio che mirano ad ottenere rendimenti assoluti molto elevati attraverso una strategia di investimento aggressiva. Diversamente dagli altri fondi, in questo caso non vengono posti dei vincoli prudenziali agli investimenti tranne per quanto riguarda la loro accessibilità, che è quasi totalmente limitata ai grandi investitori.
  • Fondi garantiti: sono fondi che garantiscono la restituzione del capitale investito ovvero il riconoscimento di un rendimento minimo, mediante la stipula di apposite convenzioni con certi intermediari (possono essere sia di tipo aperto che chiuso).
  • Fondi a capitale protetto: sono fondi caratterizzati da una politica d’investimento atta a minimizzare, attraverso l’uso di particolari tecniche di gestione, la probabilità di perdita del capitale investito.
  • Fondi indice (index funds): questi rappresentano un’interessante tipologia di fondi che si stanno sviluppando velocemente negli ultimi anni e grazie soprattutto all’inizio delle negoziazioni di exchange traded fund (Etf) in Borsa. In pratica, sono dei fondi che, basandosi su una gestione passiva, riproducono fedelmente la composizione di un determinato indice e il loro valore ne segue quindi l’andamento.

Tuttavia, i fondi comuni d’investimento nascondono alcune insidie per l’investitore! Ecco le principali:

  • COSTI:  i costi per la creazione, la distribuzione e la gestione di un fondo comune di investimento possono essere molti alti! Le note spese dei manager inoltre sono trasmesse agli investitori e poiché le commissioni variano da fondo a fondo, se il manager non riesce a prestare attenzione ai canoni di investimento, il fondo comune può avere delle conseguenze negativo a lungo termine. Ogni euro speso in tasse è infatti un euro che non avrà più la possibilità di crescere nel tempo!
  • DILUIZIONE: a volte la diversificazione è veramente eccessiva. Poiché i fondi comuni delle aziende di piccole dimensioni sono diversi, i guadagni dagli investimenti spesso non fanno molta differenza sul rendimento complessivo. La diluizione rappresenta anche il risultato di un fondo di successo che sta diventando troppo grande. Quando il denaro si riversa sui fondi comuni che hanno avuto grande successo infatti, il manager ha spesso difficoltà a trovare un buon investimento per tutti i nuovi soldi entrati.
  • TASSE: quando il gestore di un fondo vende un titolo, si innesca automaticamente l’imposta sul capitale. Gli investitori che sono preoccupati per l’impatto delle imposte sui propri investimenti, devono cercare di mantenere attive tali preoccupazioni quando investono nei fondi comuni. Le tasse possono infatti essere attenuate dagli investimenti in fondi fiscali sensibili.

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