Tecniche di Trading: Il Ritracciamento di Fibonacci
Il ritracciamento di Fibonacci, riguardante l’analisi delle linee di supporto e resistenza, rappresenta uno dei concetti basilari dell’analisi tecnica. Per chi non li conoscesse, il supporto è quel livello di prezzo in corrispondenza del quale vi è, solitamente, un arresto dell’andamento al ribasso dei prezzi. La resistenza, invece, è quel livello di prezzo dove la crescita degli stessi si blocca. Nel caso del supporto è la concentrazione di acquisti che si verifica nelle vicinanze dello stesso a bloccare una tendenza discendente dei prezzi. Nel caso della Resistenza, invece, è l’alta concentrazione delle vendite a “bloccare” la prosecuzione del rialzo.
Il Ritracciamento di Fibonacci
Oggi esistono diversi metodi per tracciare le linee di supporto e resistenza (speed resistance, angoli di Gann, percentuali di Fibonacci etc). Per ritracciamento s’intende proprio la teoria per cui i prezzi di mercato non si muovano in modo lineare, ma a “strappi”. Questi strappi sono dovuti a delle correzioni, che possono essere suddivise in correzioni al rialzo e correzioni al ribasso. Le prime, in particolare, sono quelle che vengono comunemente chiamati “rimbalzi”, ovvero dei movimenti che hanno una direzione opposta al trend principale (al rialzo). Il ritracciamento ne deve studiare la regolarità, soprattutto attraverso le teorie riguardanti le sequenze numeriche di Fibonacci.
Nel nostro caso, vengono prese in considerazione delle percentuali di un range di prezzi. Queste percentuali sono pari a 0%, 23.6%, 38.2%, 50%, 61.8%, 100%, 161.8%, 261.8%, 423.6% e sono molto utilizzate dagli analisti per calcolare livelli di supporto e resistenza più “veritieri”. Per calcolare il ritracciamento di Fibonacci, bisognerà innanzitutto individuare l’intervallo che si vuole prendere in considerazione, con un minimo e un massimo. Una volta individuato l’intervallo di prezzi, bisognerà procedere con il calcolo dei livelli (lavoro che può fare un qualsiasi software di analisi tecnica), così da individuare anche le diverse linee orizzontali che delimitano i livelli di ritracciamento.
Delle varie percentuali citate sopra, il punto di minimo andrà sulla linea legata alla percentuale del 100%, mentre il punto di massimo sulla linea legata alla percentuale dello 0%. Sotto il punto di minimo troveremo le linee associate alle percentuali superiori al 100%, ovvero 161.8%, 261.8% e 423.6%. Questi tre livelli vengono chiamati “estensioni”. Sul grafico, i livelli di ritracciamento dello 0% e del 100% vengono segnati con linee continue, mentre gli altri con linee tratteggiate. La differenza è che le linee intere servono per il calcolo dei livelli e costituiscono supporto e resistenza del movimento.
Conclusioni
Ricordate che i livelli di ritracciamento vanno monitorati in maniera costante. Il motivo è facilmente intuibile. Se i prezzi si trovano nel ritracciamento compreso tra il livello 38,2 e 61,8% del movimento precedente, infatti, una volta violato questo intervallo il movimento iniziale sarà ormai compromesso. Il trader dovrà quindi ricercare le coincidenze dei livelli tramite le sequenze numeriche di Fibonacci in concomitanza di supporti e resistenze.