6 Indicatori Da Considerare Per Investire Efficacemente
In ambito finanziario, esistono alcuni indicatori ai quali fare riferimento per giocare d’anticipo quando si investe il proprio denaro. Infatti, oggi nessun trader può permettersi di prendere in considerazione sono le decisioni delle banche centrali o alcuni dati economici. Ma avere successo negli investimenti richiede di anticipare ciò che faranno le banche centrali, le economie ed i mercati. Vediamo ora quali sono a questo proposito, secondo quanto affermato recentemente dagli analisti del GAM (Global Asset Management), gli indicatori da tenere d’occhio per giocare d’anticipo in Borsa.
Indice
Owner’s Equivalent Rent
L’Owner’s Equivalent Rent è un componente dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) negli USA e misura quale sarebbe il costo per il proprietario di un’abitazione qualora decidesse di concederla in affitto. Questo dato, da solo, rappresenta oltre il 24% dell’indice totale e più del 30% dell’indice core, il dato favorito dalla Federal Reserve statunitense dal quale sono esclusi i prezzi dei prodotti alimentari ed energetici. Quindi, si tratta di un fattore importante per comprendere le dinamiche politiche degli USA senza contare che rappresenta, insieme agli stipendi e ai costi sanitari, un indicatore fondamentale del potenziale di rialzo dell’inflazione.
World Trade Growth
La crescita del commercio globale (World Trade Growth) è un altro indicatore da tenere in considerazione prima di investire il proprio denaro. Una crescita del commercio globale inferiore alla crescita del PIL sarebbe un segnale d’allarme e potrebbe indicare un eccessivo protezionismo, scarsa liberalizzazione, un calo della crescita nei mercati emergenti e una continua crisi della crescita europea. Inoltre, la crescita del commercio globale costituisce un indicatore valido per lo sviluppo delle esportazioni tedesche.
Indice CRB RIND
L’indice CRB Rind misura le oscillazioni dei prezzi di 22 materie prime di base, i cui mercati sono solitamente tra i primi ad essere influenzati dai cambiamenti delle condizioni economiche. Ciò significa che questo indicatore misura le “precoci” variazioni dell’attività economica. Se le imprese non acquistano materie prime quali plastica o cacao, questo è un chiaro segnale che indica un’economia in fase di rallentamento. Un brusco calo di questo indice non fa presagire nulla di buono per la futura crescita dell’economia globale!
Lavoratori Autonomi
Anche le cifre sull’occupazione possono dire molto sullo stato di salute dell’economia di un paese. Tuttavia, le cifre aggregate possono talvolta risultare fuorvianti. Bisognerebbe invece concentrarsi sulla differenza tra le variazioni dei lavoratori autonomi e dei lavoratori regolarmente assunti dalle imprese. Quando il numero di dipendenti aumenta più velocemente di quello dei lavoratori autonomi, ciò rappresenta un indicatore piuttosto affidabile di un’economia in crescita.
Rapporto Tra i Prezzi Dell’Oro e Dell’Argento
Fra i metalli preziosi, l’argento è considerato un metallo industriale mentre l’oro è il tipico “porto sicuro” per difendersi dalle crisi economiche o altri eventi avversi. L’oro evidenzia solitamente delle outperformance in periodi di sofferenza del credito e di peggioramento della performance economica, mentre l’argento ha delle prestazioni migliori quando l’economia è in fase di reflazione e di miglioramento. Statisticamente, il rapporto fra questi due metalli preziosi fornisce indizi molto attendibili in merito ai punti di inflessione nel ciclo prevalente riflettendo, a quanto si dice, le probabili variazioni della politica monetaria con 6 mesi di anticipo!
Siti di Stoccaggio
L’attuale produzione di petrolio e cereali supera di gran lunga i consumi. I siti di stoccaggio di molte materie prime (silos, botti, chiatte e granai) sono utilizzati a livelli insolitamente elevati, anche perché i prezzi dei futures sono superiori a quelli spot. Secondo fonti statunitensi, britanniche ed europee, vi è attualmente una tendenza a immagazzinare l’abbondante raccolto dell’emisfero nord, anziché sottoporlo a lavorazione. Queste scorte elevate di beni di consumo dovrebbero contribuire a impedire picchi dell’inflazione di base dovuti a carenze di cibo o energia, oppure a impennate dei prezzi. L’assenza di inflazione dovrebbe contribuire a scoraggiare gli aumenti dei tassi e dovrebbe consentire ai consumatori di realizzare risparmi effettivi.