Come Investire Se Un Paese Va In Default
Rispetto alle azioni e alle obbligazioni societarie, gli investitori tendono a pensare al debito pubblico di uno Stato come una sorta di “coperta di sicurezza” per il loro portafoglio investimenti. Mentre le aziende possono fallire e lasciare gli azionisti nei guai, i leader politici non dovrebbero mai permettere che uno Stato vada in bancarotta! In realtà, i paesi possono andare facilmente in default sul loro debito. Questo accade quando il governo non è in grado di mantenere i suoi impegni economici. Argentina, Russia e Pakistan sono solo alcuni dei governi che sono stati inadempienti nel corso degli ultimi due decenni. Naturalmente, non tutti i valori di default sono gli stessi. In alcuni casi, il governo in realtà risulta inadempiente per un interesse o un rimborso del capitale. Altre volte, invece, ritarda semplicemente un esborso dovuto.
Indice
Fattori Che Influenzano Il Rischio
Storicamente, l’incapacità attuare una politica positiva sui prestiti, rappresenta un problema più grande per quei paesi che prendono in prestito in una valuta estera. Perché? Perché quando si trovano ad affrontare un deficit di bilancio, queste nazioni non avranno semplicemente la possibilità di stampare più soldi! Il fatto che molti paesi in via di sviluppo emettano obbligazioni in una valuta alternativa (spesso il dollaro USA) aiuta a spiegare perché la ricchezza gioca un ruolo importante nel rischio di default. Secondo la Banca Mondiale, la probabilità di default del debito pubblico tra tutti i paesi con un alto reddito nazionale lordo pro-capite è del 7%, rispetto al 17% per i paesi con basso reddito nazionale lordo pro-capite. Tuttavia, esistono delle eccezioni a questa regola. Infatti, nonostante il loro alto reddito pro-capite, alcuni paesi della zona euro devono affrontare la stessa limitazione! Anche con più salvataggi stranieri, la Grecia ha costretto gli obbligazionisti privati ad adottare tagli significativi fino al 74%!! La natura del governo di un paese svolge da sempre un ruolo importante nel rischio di credito. La storia ci dice che la presenza di controlli ed equilibri porta a politiche fiscali in grado di massimizzare il benessere sociale e di onorare i debiti. Con la grande possibilità di stampare il proprio denaro, paesi come gli Stati Uniti, Gran Bretagna e Giappone sembrerebbero quelli più immuni da un default del debito pubblico (anche se gli Stati Uniti ci sono andati vicino!). Nonostante un debito record, gli Stati Uniti sono andati tecnicamente in default un paio di volte nel corso della loro storia! In un caso, nel 1979, il Tesoro ha temporaneamente perso i pagamenti su $122 milioni nel debito a causa di un errore…..nelle scartoffie! E anche se il governo è stato in grado di pagare i propri debiti, i legislatori non possono essere disposti a farlo! Ciò è testimoniato dagli ultimi scontri al Congresso USA sull’innalzamento della soglia del debito. A differenza di noi europei, che dobbiamo sottostare alla regola del 3%. Quindi, ogni volta, la tesoreria del paese dovrà stampare più moneta per far fronte ai propri obblighi: questo però farà aumentare l’offerta di denaro nel paese e ogni dollaro in circolazione perderà parte del suo valore.
Mitigazione Dei Rischi
Quando un paese va in default, l’impatto sugli obbligazionisti può essere molto grave. Oltre a punire i singoli investitori, il default andrà ad intaccare i fondi pensione e altri grandi investitori con partecipazioni rilevanti. Uno dei modi che gli investitori istituzionali possono utilizzare per proteggersi contro delle perdite catastrofiche è attraverso un contratto noto come un “credit default swap“. Il credit default swap (CDS) è uno swap ( scambio di flussi di cassa tra due controparti) che ha la funzione di trasferire il rischio di credito. È classificato come uno strumento di copertura ed è il più comune tra i derivati creditizi. In cambio, l’acquirente pagherà una “tassa di protezione” durante il periodo, simile ad un premio assicurativo. Inteso originariamente come una forma di protezione, gli swap sono diventati anche un modo comune di speculare sul rischio di credito di un paese! Poiché i credit default swap sono strumenti relativamente sofisticati, conoscere e tenersi aggiornato sui prezzi di mercato è difficile per gli investitori normali. Questo è uno dei motivi per cui sono tipicamente utilizzati da investitori istituzionali con un’ampia conoscenza del mercato e l’accesso a programmi speciali per computer che “catturano” i dati delle transazioni.
Impatto Economico
Proprio come un individuo che risulta inadempiente nei pagamenti ha più difficoltà nel trovare prestiti a prezzi accessibili, i paesi che vanno in default o che sono a rischio di default, sono soggetti a più elevati oneri finanziari. Agenzie come Moody, Standard & Poor e Fitch sono responsabili della valutazione della qualità del debito dei paesi del mondo in base al loro status finanziario e politico. In generale, i paesi con un rating più alto godono ovviamente di tassi di interessi più bassi. Quando un paese va in default, può richiedere anni per rimettersi in piedi! L’Argentina, che perse i pagamenti dei titoli a partire dal 2001, è un esempio perfetto di questo. Pensate che nel 2012, il tasso di interesse sulle obbligazioni era ancora a più di 12 punti percentuali superiore a quello dei titoli del Tesoro USA! Tuttavia, la più grande preoccupazione che può suscitare un default, è l’ampio impatto sull’economia. Negli Stati Uniti, molti mutui e prestiti agli studenti vengono indicizzati ai tassi del Tesoro. Se i mutuatari dovessero sperimentare pagamenti notevolmente più elevati dopo un default, il risultato sarebbe una percentuale di reddito sostanzialmente inferiore da spendere per beni e servizi. Inoltre, poiché il contagio potrebbe diffondersi ad altre economie, i paesi che hanno stretti legami commerciali e in particolare quelli che possiedono gran parte del debito, a volte possono anche intervenire per evitare un default. Questo è accaduto a metà degli anni ’90, quando gli Stati Uniti aiutarono il Messico, salvando le loro obbligazioni. Allo stesso modo, il Fondo Monetario Internazionale, l’Unione Europea e la Banca Centrale Europea salvarono (?) la Grecia dal default tramite l’erogazione di enormi liquidità.
Quando Investire?
Se alcuni investitori guardano con preoccupazione ad una crisi finanziaria, altri vedono delle opportunità. Essi ritengono che il default rappresenta un punto di fondo per i titoli di Stato. E, per un investitore che riesce a vedere il “bicchiere mezzo pieno”, l’unica direzione che possono prendere queste obbligazioni…..è all’insù! In effetti, esistono un certo numero di cosiddetti “fondi avvoltoio” specializzati proprio in questo tipo di attività. Molto simile a una agenzia di recupero crediti, tali fondi possono acquistare titoli di stato per una frazione del loro valore originale! A causa della ricaduta economica che di solito si verifica dopo un default, gli investitori spesso iniziano ad andare alla caccia di titoli sottovalutati. Certo, investire in tali paesi è rischioso, in quanto non c’è alcuna garanzia che un “rimbalzo” positivo potrà mai avvenire! Quindi, coloro che cercano la sicurezza nel loro portafoglio, potrebbero guardare altrove. Eppure, recenti esempi ci offrono notizie positive. Ad esempio, nel corso degli ultimi decenni, i mercati azionari in Russia, Brasile e Messico hanno avuto trend positivi a seguito di una crisi del debito pubblico! In questi casi, la chiave del successo è quella di guardare le aziende che offrono vantaggi competitivi con un basso rapporto prezzo-utili (price to earnings) che riflette il loro livello di rischio elevato.