Il CFD (acronimo di Contract for Difference o contratto per differenza) è un particolare contratto mediante al quale viene scambiata la differenza di valore di un certo titolo o sottostante, maturata tra il momento di sottoscrizione di un contratto e la chiusura dello stesso.
Con un CFD, non si possiede mai realmente il bene o lo strumento che si è scelto di negoziare. Questo perché un contratto per differenza è un prodotto derivato il cui valore si basa su un bene sottostante.
Ad esempio, se si fa trading su CFD Amazon, il trader otterrà dei risultati (positivi o negativi) in base alle variazioni del titolo Amazon quotato in borsa. Questo tipo di trading, quindi, consente di fare previsioni sull’andamento dei mercati finanziari puntando sui rialzi o sui ribassi del titolo e trarvi profitto in caso di esito favorevole.
Indice
CFD: come funzionano
Fare trading con i CFD permette di operare sia da un mercato in rialzo che da uno in ribasso. Se il trader crede che il prezzo di un titolo sia destinato a salire, potrà aprire una posizione di acquisto (chiamata anche “long”). Se al contrario crede che il prezzo sia destinato a scendere, potrà aprire invece una posizione di vendita (chiamata anche “short“).
La performance del mercato determinerà non solo i vostri profitti o le vostre perdite ma anche la loro entità. Ad esempio, se prevediamo che un certo mercato tenda al rialzo e decidiamo di acquistare un CFD, il nostro profitto sarà tanto più alto quanto più il mercato crescerà. Allo stesso modo, le nostre perdite saranno tanto più elevate quanto più il mercato scenderà.
Lo stesso principio si applica anche nel caso in cui decidiate di puntare su un ribasso del mercato: i guadagni aumenteranno con la flessione del mercato e diminuiranno con la sua crescita.
Ricordate che i contratti per differenza sono sempre prodotti a leva finanziaria e possono quindi portare a perdite che eccedono il capitale inizialmente investito.
Differenza Fra CFD e Azioni
A differenza delle azioni, i CFD non presuppongo l’acquisto di quote di una società. Ciò significa quindi che i contratti per differenza non hanno tutti i costi e le pratiche che caratterizzano il tradizionale investimento azionario, come le imposte di bollo o i costi relativi alla gestione.
Inoltre, la maggior parte dei CFD non hanno una scadenza e il trader sarà quindi libero di mantenere la propria posizione per quanto si desidera, anche se così andrà incontro ai costi di “overnight”, ovvero dei piccoli premi percentuali che spettano al broker in cambio del mantenimento della posizione durante le ore notturne (3 notti nel weekend).
Anche questo ci fa capire come i CFD siano stati pensati per ottenere risultati in un breve lasso di tempo. Le altre differenze con le azioni, è che le posizioni sui CFD possono essere chiuse anche dopo pochi minuti e che, soprattutto, sono strumenti soggetti a leva finanziaria.
Per ogni singola operazione, il trader non si esporrà per l’ammontare complessivo del valore delle azioni negoziate, ma soltanto per una piccola percentuale.
Vantaggi CFD
Fare trading con i CFD presenta alcuni interessanti vantaggi. Innanzitutto, come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, presentano dei costi e pratiche burocratiche inferiori rispetto al tradizionale investimento azionario. Ad esempio, non si devono detenere titoli cartacei depositati in banca e negoziabili soltanto dietro consultazione e richieste all’istituto.
I CFD possono essere negoziati con pochi clic dal proprio computer di casa e le posizioni possono chiuse nel giro di pochi minuti (o addirittura secondi). I trader più reattivi potranno approfittare anche di rialzi della durata di pochi minuti, per poi chiudere la posizione.
Un altro grande vantaggio dei contratti per differenza è che permettono di guadagnare anche da quotazioni in ribasso. Per fare ciò, non occorrerà acquistare per poi rivendere, ma semplicemente aprire posizioni “short” (o vendita).
Caratteristiche CFD
Ora vedremo nel dettaglio come si presentano i CFD durante la negoziazione in borsa, ovvero le caratteristiche più importanti da tenere in considerazione.
Quando selezioniamo un titolo dalla piattaforma di trading e clicchiamo su “dettagli”, ecco le informazioni che otterremo:
Quantità Unitaria
Si tratta della quantità di azioni che può essere venduta “singolarmente” o la quantità di azioni minima negoziabile, in alcuni casi. Questo significa che il trader potrà negoziare 10, 20, 30 azioni ma non 16 o 24, ad esempio.
Premio Sugli Acquisti
Questa caratteristica fa riferimento ad una piccola percentuale che va detratta sui titoli acquistati (long), nel momento del passaggio da un giorno a quello successivo. Solitamente, viene sottratta una percentuale per le posizioni di acquisto mantenute aperte durante la notte.
Premio Sulle Vendite
E’ praticamente il contrario del precedente. Si tratta infatti di una piccola percentuale che va aggiunta sui titoli in posizione di vendita (short), nel momento del passaggio da un giorno a quello successivo. In questo caso, viene invece addizionata una percentuale per le posizioni di vendita mantenute aperte durante la notte.
Maturazione Del Premio
Fa riferimento al giorno e all’ora in cui vengono sbloccati i premi sugli acquisti e sulle vendite. Essendo possibile negoziare su azioni di tutto il mondo, gli orari saranno ovviamente diversi.
Leva Finanziaria
La leva finanziaria rappresenta il rapporto tra ciò che il trader spende e quello che negozia. Ad esempio, se la leva è 1:50 significa che per 1 Euro si negozieranno titoli per un valore di 50 Euro.
Margine Iniziale
Rappresenta la quota che viene effettivamente sottratta dal conto disponibile per aprire una posizione. Ad esempio, se apriamo una posizione su un titolo di 2.000 Euro e il margine iniziale è del 5%, la quota sottratta sarà di 100 Euro.
Margine di Mantenimento
Si tratta di una somma che broker trattiene al trader per mantenere una posizione aperta, che gli verrà poi restituita dopo la chiusura della posizione. Nel caso la posizione vada in perdita, il broker chiederà se aumentare questo margine di mantenimento o chiudere la posizione.
Margine Call
Quando l’equity si avvicina ai livelli di guardia rispetto al margine di mantenimento, il broker avviserà il trader per chiedergli se e come intenda continuare. Questa operazione viene comunemente chiamata “call del margine”, proprio perché il broker “chiama” il trader per chiedergli istruzioni sul da farsi.
Scadenza Giornaliera
Questa voce indica la scadenza del titolo, ovvero se scade giornalmente oppure no. Vi possono essere casi in cui la cui posizione dei titoli non può essere mantenuta aperta fino alla sessione successiva, che quindi verranno chiusi automaticamente.
Ora di Negoziazione
Si tratta dell’intervallo di tempo entro il quale il trader potrà effettuare scambi sul titolo scelto. Ad esempio, nel caso delle azioni italiane, questo va dalle 9.00 alle 17.30.