Eni S.p.A. (un tempo acronimo di Ente Nazionale Idrocarburi) è una multinazionale italiana presente in circa 90 paesi nel mondo e operante nei settori del petrolio, del gas naturale, della petrolchimica, della produzione di energia elettrica, dell’ingegneria e costruzioni. Attualmente, è il sesto gruppo petrolifero mondiale per giro d’affari, dietro a Exxon Mobil, Shell, BP, Total e Chevron.
Secondo la classifica Fortune 500 del 2013, è la prima azienda italiana e 22° al mondo per fatturato. Lo Stato Italiano è il maggiore azionista della società, con una quota del 30%.
L’anno scorso Eni ha versato un dividendo complessivo di € 2,898 miliardi agli azionisti, per una capitalizzazione di mercato di € 55,613 miliardi. Il dividendo per azione di Eni è di € 0,80, mentre la sua quotazione attuale oscilla intorno ai € 15,04.
Secondo il grafico a sinistra, Eni ha un rendimento del dividendo (dividend yield) del 5,21%, superiore a quello offerto sia dalla media del mercato sia dalle altre società italiane. È anche più grande della media dell’industria petrolifera e del gas. Questo elevato rendimento del dividendo potrebbe essere un segnale di preoccupazione sul futuro della società, per cui è necessario fare un’analisi più approfondita. Sull’abilità di Eni di mantenere il dividendo attuale di € 0.80 per azione (cioè un importo pari al 5,21%), dovremmo studiare il suo payout ratio per quanto riguarda sia i guadagni che i flussi di cassa. Il payout di Eni è attualmente negativo (-242,42%), che è inferiore alla media del mercato e alle aziende del settore petrolifero e del gas, rispettivamente del 39,68% e del 27,16%. Entrambe le cifre ci portano a credere che ci sia fiducia che Eni possa mantenere nel tempo il suo attuale dividendo.
Il payout sull’utile dovrebbe essere completato con il payout sul flusso di cassa, poiché quest’ultimo è quello che può essere distribuito agli azionisti. Il flusso di cassa per azione di Eni è di € 2,36 per azione, superiore al dividendo per azione pagato dalla società (€ 0.80), per cui l’azienda genera abbastanza denaro per mantenere il suo dividendo in futuro. La figura sopra mostra il payout ratio sull’utile e sul flusso di cassa di Eni rispetto ai media del mercato mondiale, le società italiane, l’industria del petrolio e del gas e le società del settore petrolifero e gas.