6 Motivi Per Investire In Azioni Amazon
Nelle ultime settimane, Amazon è entrata con merito nell’esclusivo club delle società che hanno una capitalizzazione di mercato di 1 trilione di dollari, coronando nel migliore dei modi una cavalcata vincente che ha visto le azioni Amazon guadagnare il 33% solo dall’inizio dell’anno.
Ma il colosso di Jeff Bezos è diventato il leader indiscusso di questo esclusivo “club” perché il suo market cap (di quasi $ 950 miliardi) vale oltre cinque volte di quello delle altre 14 società che possono vantare una quotazione a 4 cifre e che comprende finora due soli titoli del settore tech, Priceline e Alphabet, oltre alla famosa Berkshire Hathaway di Warren Buffett (leggi anche I Migliori Dividendi di Warren Buffett).
Senza contare che tutti i titoli del settore tech riuniti nella sigla “Faang” (Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google) sono in rialzo di percentuali tra il 25% (Google) e il 34% (Apple) da inizio anno.
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6 Motivi Per Investire in Azioni Amazon
A mio parere, le azioni Amazon oggi rappresentano uno dei migliori investimenti che possano esser fatti a Wall Street. Si tratta quindi di una società che va guardata con quel po’ di sana lungimiranza, buona aspettativa e cauto ottimismo. Vediamo ora alcuni dei motivi principali che fanno di Amazon un ottimo investimento e che influiranno positivamente anche nel prossimo futuro.
6 Motivi Per Investire in Azioni Amazon: Risultati Economici
Recentemente, Amazon sta continuando ad inanellare vari risultati positivi. Anche nell’ultima trimestrale la società ha fatto registrare un aumento dei profitti del 41%, pari a 724 milioni di dollari. I ricavi sono inoltre cresciuti del 23%, a $ 35,7 miliardi. E per molti analisti gli ottimi risultati economici della società di Bezos sono il motivo principale per cui conviene investire in Amazon.
6 Motivi Per Investire in Azioni Amazon: AWS
La crescita delle azioni Amazon è dovuta anche allo sviluppo della sua divisione interna chiamata Amazon Web Services, che nel tempo ha consentito alla società di accrescere i suoi ricavi di oltre il 70%. Inoltre, gli AWS hanno registrato un utile netto più alto di quello conseguito dall’intero settore e-commerce aziendale.
6 Motivi Per Investire in Azioni Amazon: Amazon Prime
Un altro servizio che ha fatto la fortuna dell’azienda è Amazon Prime, ovvero una sorta di profilo “premium” che offre agli utenti una serie di vantaggi (come consegne più veloci o prezzi migliori) e che presuppone il pagamento di una quota mensile. Sono moltissimi gli utenti che hanno deciso di sottoscrivere un account Prime, tanto che le cifre parlano di 70 milioni di adesioni e di un ritorno economico per l’azienda di circa 7 miliardi di dollari annui. Il servizio, quindi, non è solo una perfetta macchina sforna-soldi, ma rappresenta anche la piattaforma perfetta per fare in modo che gli utenti continuino a mantenere l’intero ecosistema Amazon.
6 Motivi Per Investire in Azioni Amazon: Leader Sul Mercato
Con un valore di circa $ 45,73 miliardi, Amazon possiede una fetta del mercato e-commerce statunitense superiore al 70%. Altro elemento da considerare è che i suoi competitors, da questo punto di vista, sono molto pochi e non all’altezza del colosso creato da Jeff Bezos.
6 Motivi Per Investire in Azioni Amazon: Favore Degli Analisti
Le azioni Amazon fanno registrare dati positivi giorno dopo giorno. Ecco perché gli analisti ne sono così attratti. Prestigiose società di consulenza finanziaria come Wedbush, Goldman Sachs e MKM hanno recentemente incrementato i loro target price sulle azioni Amazon, mantenendo sul titolo AMZN il loro rating “overweight“.
6 Motivi Per Investire in Azioni Amazon: Mentalità Aziendale
A mio parere, il vero punto di forza della società di Bezos sta nel modo di concepire il business. Negli anni Amazon non si è dimostrata solo lungimirante, ma sempre propensa all’innovazione e all’espansione verso nuove realtà.
Ad esempio, pensate al lancio di Prime (anche nei mercati emergenti come quello indiano) senza spese di spedizione o ai crescenti servizi messi a disposizione degli utenti “premium”. Questo modo di pensare in grande dell’azienda fa capire agli investitori non solo la sua lungimiranza, ma che il meglio debba ancora venire.
Vediamo ora dieci curiosità che pochi conoscono su Amazon.
Azioni Amazon: 10 Curiosità Sull’Azienda Che Nessuno Conosce
- E’ tutto automatizzato – I centri di smistamento Amazon sono “dominati” da personale non umano: 100.000 robot selezionano, ordinano e imballano le merci nei magazzini globali della società. Sebbene l’utilizzo di macchine non siano di buon auspicio per il futuro dell’umanità, questa mossa ha consentito a Bezos di ridurre le spese operative di oltre il 20% a fronte di una spesa di $ 775 milioni nel 2012 per acquistarle dalla società di robotica Kiva.
- La pazienza…paga! – Se un investitore avesse acquistato solo due azioni Amazon nel 1997, quando erano quotate $ 18 per azione, oggi avrebbe in tasca circa $ 23.000.
- Bezos sottopagato? – Ufficialmente, il CEO di Amazon Bezos ha uno stipendio di $ 81.840 (dati 2017). Questa cifra equivale all’incirca allo stipendio medio di un manager nel settore tech in America. Ma, possedendo quasi il 17% delle azioni Amazon, Jeff Bezos ha oggi un patrimonio netto di circa $ 155,7 miliardi, che fa di lui l’uomo più ricco del mondo.
- Chi si ferma…è perduto! – Amazon è una macchina perfetta che gestisce migliaia di ordini al minuto. Ma quando i suoi server hanno dei problemi, ne risentono pesantemente anche i ricavi aziendali. Si stima che il blocco di 40 minuti della piattaforma Amazon nel 2013 sia costato alla società una perdita di $ 4,8 milioni, ovvero $ 120.000 al minuto!
- Quel tirchio di Jeff Bezos – Il CEO di Amazon ha fama di non essere molto amato dai suoi dipendenti, anche per la sua presunta (ed eccessiva) frugalità. Al contrario di molte aziende concorrenti, Amazon non offre il pranzo ai suoi dipendenti e, addirittura, in tutte le sedi societarie vengono rimosse le lampadine dai distributori automatici per risparmiare energia elettrica.
- PowerPoint vietato – Amazon consente ai suoi dipendenti di utilizzare la suite Office di Microsoft per espletare il proprio lavoro quotidiano, ma PowerPoint è vietato a tutti i dirigenti. La società non consente infatti di utilizzare il popolare software di presentazione durante le riunioni aziendali.
- Potere ai libri e all’elettronica – Quando iniziò nel 1994, la prima incursione di Amazon nel settore e-commerce riguardava solo le vendite di libri. Oggi le offerte dell’azienda comprendono oltre 20 categorie primarie e quasi 150 sottocategorie. I libri e l’elettronica di consumo continuano a dominare le vendite. Da qualche tempo Amazon vende anche prodotti alimentari sulla propria piattaforma. Si tratta però di un business che non ha ricevuto una grande risposta da parte dei suoi clienti: più di un terzo dei suoi clienti ha infatti ancora paura di acquistare cibo online.
- Risparmio – Non c’è bisogno di lasciare la propria casa per fare acquisti. La missione di Amazon ruota intorno ai clienti che effettuano acquisti da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. La convenienza non è l’unico vantaggio competitivo di Amazon. In media, i prodotti venduti sui propri siti web sono significativamente meno costosi rispetto a quelli dei rivenditori “big-box” come Walmart Stores Inc. (NYSE: WMT). (leggi anche 7 Grandi Aziende Che Rischiano di Fallire a Causa di Amazon).
- Tutti fanno tutto – L’organizzazione incentrata sul consumatore impone ad ogni dipendente, anche a Bezos stesso, di trascorrere due giorni in un periodo di due anni come responsabile del servizio clienti. Questo per rafforzare il rapporto azienda-cliente, capire i loro problemi e come risolverli per migliorare l’intero servizio.
- Amazon come il Grande Fratello – Uno dei clienti più famosi di Amazon potrebbe anche essere il più controverso. La CIA (Central Intelligence Agency) ha infatti firmato un accordo da 600 milioni di dollari con la società di Bezos per usufruire dei servizi di archiviazione cloud. La cosa non è piaciuta ai consumatori, che hanno indetto una petizione per esortare Bezos a non condividere i dati dei clienti con la CIA.
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