Analisi dei social network quotati in Borsa
Facebook non è l’unico social network che ha deciso di quotarsi in Borsa. Anche altre importanti aziende del settore hanno deciso in passato di compiere questo importante (e rischioso!) passo. Nell’articolo di oggi, analizzeremo tutti i social network quotati in Borsa e l’andamento attuale dei loro titoli.
Indice
I social Network quotati in borsa
A maggio l’Ipo (offerta di vendita) di Facebook ha avuto una grande risonanza a livello mondiale ma…….si è rivelata un clamoroso flop! Dopo il modesto debutto del titolo nel primo giorno a Wall Street (anche se con un piccolo profitto!), nelle sessioni seguenti il più popolare social network al mondo ha costantemente perso terreno rispetto ai $ 34 per azione del suo debutto! Le conseguenze sono state ovvie: investitori furiosi, problemi con il software del Nasdaq, cause legali contro il colosso di Mark Zuckerberg intentate da chi si è sentito truffato! Ma oggi, come qual è lo stato di salute dell’azienda? Nel terzo trimestre di quest’anno, i ricavi di Facebook sono aumentati del 32% ($ 1,26 miliardi). E il titolo sale, con una performance addirittura sopra le attese degli analisti. Il social network, infatti, ha annunciato recentemente un utile netto di $ 311 milioni. Oggi il titolo è arrivato a $ 27,54 per azione. Un ottimo risultato, se pensate che fino a qualche mese fa era sceso quasi a $ 15! Ma, considerando anche alcune perdite contabili, Facebook ha chiuso il periodo luglio-settembre con un negativo di $ 59 milioni! Una perdita, comunque, che non sembra aver condizionato più di tanto il mercato. Approfondendo questa analisi, possiamo notare come la crescita dei ricavi sia in calo rispetto al trimestre precedente e in rallentamento rispetto al +45% dei primi tre mesi dell’anno. Ma, nonostante questi dati, gli investitori non sono per niente preoccupati, anche a causa del buon andamento della pubblicità: infatti, il 14% dei ricavi di Facebook proviene dalle vendite pubblicitarie “mobile”. E Facebook sembra puntare molto sui dispositivi mobili. Ma gli introiti pubblicitari stanno aumentando anche sulla piattaforma tradizionale, di una cifra vicina a $ 1,06 miliardi, ovvero un +36% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e un +26% rispetto al secondo trimestre. Questo anche per merito delle commissioni, che sono aumentate del 13%, toccando quota $ 176 milioni. Solo il settore dei giochi sul social network, come ha ammesso ultimamente lo stesso Zuckerberg, sta vivendo un momento di crisi.
Zynga
A proposito di giochi, a vivere un momento di crisi è Zynga, una società che produce videogiochi online fra i quali il popolare Farmville. Secondo alcuni rumors di stampa, l’azienda starebbe per licenziare 142 impiegati su 2.000 e 846 totali, con le sedi di Boston e Austin che rischiano la chiusura! Si parla di un 5% del personale a forte rischio licenziamento, nonchè di decine di titoli in catalogo a rischio “cestinamento”. In base alle previsioni di Bloomberg sui risultati del trimestre luglio-settembre (ma non ancora resi pubblici), Zynga riporterà perdite nette per circa $ 90 milioni su un totale di vendite pari a circa $ 291,5 milioni. Dalla sua Ipo di dicembre, il titolo Zynga è calato in Borsa del 78%!
LinkedIn ha ottenuto recentemente risultati migliori addirittura di Facebook! I ricavi di questo “social professional media” nell’ultimo trimestre sono aumentati dell’81% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un valore di $ 252 milioni, superando le stime degli analisti di oltre il 3%. Quindi, anche se il network dei professionisti non ha numericamente gli stessi iscritti di Facebook, in Borsa va alla grande! Per la fine dell’anno, infatti, LinkedIn prevede di aumentare il suo fatturato del 40% (quello del 2011 si era chiuso a $ 522 milioni). Sui mercati, visto l’andamento positivo, il titolo ha guadagnato ha ottenuto un ottimo +7%, grazie anche alla notizia incoraggiante di 2,3 milioni di utili contro la perdita di 1,6 milioni dell’anno precedente. Ad un anno dal suo debutto al New York Stock Exchange, il titolo è passato da $ 93 agli attuali $ 109 e con una capitalizzazione complessiva di $ 12,89 miliardi.
Groupon
Groupon, invece, ha deluso molti analisti ed investitori! La società specializzata in coupon di sconti, ha annunciato infatti un trimestre inferiore alle previsioni, soprattutto a causa di una performance negativa in Europa. Il sito delle promozioni quotidiane ha chiuso il terzo trimestre del 2012 in negativo, con perdite nette che ammontano a $ 3 milioni. Anche se nel periodo luglio-settembre i ricavi dell’azienda sono aumentati del 32% arrivando a circa $ 568,6 milioni, gli analisti sono rimasti lo stesso un pò delusi, perché avevano previsto ricavi per $ 590 milioni! Così, con la diffusione ufficiale dei dati, il titolo ha accusato il colpo sui mercati azionari. Inoltre, la fiducia degli investitori sembra mancare già da qualche tempo. Un anno fa la compagnia fece il suo debutto in Borsa con una Ipo che fissava a $ 20 per azione, ma da allora è costantemente calato (oggi è poco sotto i $ 4!) e “bruciando” circa $ 11 miliardi di valore di mercato.