7 grandi aziende che rischiano di fallire causa Amazon
Il colosso Amazon.com Inc (AMZN) continua la sua ascesa. Un settore dopo l’altro, Amazon sta piantato il suo vessillo, affermandosi come leader globale indiscusso praticamente in qualsiasi campo.
Indice
Amazon: 7 grandi aziende che rischiano di fallire
Amazon si sta lasciando alle spalle, su un immaginario campo di battaglia, tutte quelle aziende che se non si adattano saranno costrette a fallire, man mano che l’impero di Bezos cresce. Che si tratti dell’acquisizione di Whole Foods Market Inc. (WFM), della sua partnership con Nike Inc. (NKE) o di uno dei suoi numerosi nuovi dipartimenti come “Wardrobe and Handmade”, Amazon sta andando alla grande.
In numerose occasioni, Trump ha citato Amazon sul suo account Twitter, accusando la società di essere dannosa per le altre aziende, di togliere posti di lavoro e di non pagare abbastanza tasse.
Bezos, al 28 giugno 2018, ha registrato un patrimonio netto di 138 miliardi $, cosa che lo rende la persona più ricca del mondo. Essere Jeff Bezos dev’essere sicuramente grandioso, un po’ meno far parte delle compagnie che sta mettendo a dura prova.
Amazon: 7 grandi aziende che rischiano di fallire
Barnes & Noble
Il primo rivenditore a provenire dallo scaffale (per così dire) era Barnes & Noble Inc. (BKS). Amazon (leggi anche: Amazon: Quanto e Come Incide Sull’Economia Americana), che ha iniziato come libreria online nel 1995, è ora il leader mondiale nelle vendite di libri. Lanciato nel 2007, Amazon Kindle è ora il top player nel mercato del libro. Nel 2014, Forbes ha stimato che il Kindle costituisce il 19,5% di tutte le vendite di libri a livello mondiale e, secondo Morgan Stanley, Amazon ha venduto 5 miliardi $ di dispositivi Kindle. Da allora la salita di Amazon ha coinciso con la discesa per tutti gli altri rivenditori.
Nel luglio 2015, Barnes & Noble ha raggiunto il massimo storico di 28,66$ per azione, ma parallelamente alla crescita di Amazon, è cresciuto anche lo scetticismo nei confronti di B&N. Da quel momento le azioni di Amazon sono più che raddoppiate mentre le azioni di Barnes & Noble sono crollate, arrivando a 5,95$ nel giugno 2018. Il titolo è in calo di quasi l’80% rispetto al massimo del 2015. Ancora per quanto può resistere Barnes & Noble? Secondo un articolo di Quartz dell’anno scorso, per quasi tutte le librerie Barnes & Noble chiuse nel 2017, Amazon ne avrebbe aperta una nuova.
Macy’s
Il declino di Macy’s Inc. (M) stava già facendo il suo corso, ma la crescita di Amazon ne ha accelerato i tempi. Anche se Macy’s ha registrato dei fantastici guadagni nel primo trimestre del 2018 (le vendite sono cresciute del 3,6%), Amazon ne minaccia sempre la tranquillità. A partire dal 28 giugno 2017, il prezzo delle azioni di Macy è sceso di circa il 45% dai massimi storici del luglio 2015. Un colpo potenzialmente grande potrebbe venire da Amazon Wardrobe, un servizio in cui i clienti possono provare i capi di abbigliamento prima dell’acquisto. In una nota dell’aprile 2018, Morgan Stanley ha stimato che Amazon passerà a Walmart e diventerà il top player nel settore dell’abbigliamento negli Stati Uniti nel 2018.
Macy’s non è stato l’unico grande magazzino ad incassare questo colpo. Nordstrom Inc. (JWN) e Kohl’s Corp. (KSS) sentono la stessa pressione, e se le previsioni saranno corrette, il futuro per loro è tutt’altro che roseo.
“I grandi magazzini, ormai, sono online”,
ha dichiarato Warren Buffett all’incontro annuale del Berkshire a maggio 2017.
Costco
Costco Wholesale Corp. (COST) era una volta il grande pesce nel laghetto del mercato al dettaglio. Il suo modello di abbonamento è stato il primo nel suo genere, facendo pressione sul rivenditore di tutti i giorni. Tuttavia, mentre Amazon continua a salire, Costco ha visto la sua ascesa bloccarsi.
Nel 1993, Costco si è unita a Price Club, e in 24 anni gli abbonamenti hanno superato gli 80 milioni.
Sebbene Costco non sia semplicemente un negozio di alimentari, l’accordo tra Amazon e Whole Foods è stato un duro colpo per Costco e per i suoi investitori. Dopo l’annuncio dell’acquisizione, le azioni di Costco hanno perso il 10% e sono scivolate in territorio orso, e sono state tradate a $ 150 per azione a luglio 2017, il livello più basso dal dicembre 2016. Le azioni sono rimbalzate e venivano tradate intorno a $ 209 a giugno 2018.
Blue Apron
La tempistica dell’IPO (leggi anche: Cos’è una IPO) di Blue Apron (APRN) non avrebbe potuto essere peggiore. Meno di due settimane dopo l’acquisizione da 13,7 miliardi di dollari di Whole Foods da parte di Amazon, la nota società di consegna di pasti pronti di New York ha costituito il più grande flop IPO del 2017. Dopo una prima giornata totalmente piatta, le azioni di Blue Apron hanno registrato un costante calo.
La cattiva notizia per Blue Apron è continuata nel momento in cui Amazon ha annunciato che intende entrare nel business dei pasti pronti, presentando il loro slogan: “Noi prepariamo. Tu sei lo chef”. Questa era l’ultima cosa che gli investitori di Blue Apron volevano sentire. Le azioni Blue Apron sono state scambiate a $ 3,16 nel giugno 2018.
Foot Locker
Una maggiore concorrenza, alternative più economiche e le abitudini di acquisto dei Millennials hanno messo sotto pressione l’azienda nel mantenere alte le vendite. I guadagni di Foot Locker Inc. (FL) per il primo trimestre del 2017 sono stati una grossa perdita che ha visto il titolo precipitare del 17% in un giorno, e la notizia che Nike – un grande prodotto per Foot Locker – inizierà a vendere su Amazon è stato ancora un altro colpo per l’azienda.
Ma la notizia è stata un grande colpo per tutta l’industria, non solo per la Foot Locker.
“Le azioni di diverse importanti catene sportive hanno registrato minimi per 52 settimane di fila, alla notizia secondo cui la Nike potrebbe presto vendere i propri articoli direttamente su Amazon”,
ha affermato l’Associated Press. A partire dal 28 giugno 2018, il prezzo delle azioni di Foot Locker è calato del 29% rispetto al massimo storico di 74,81$ di gennaio 2017. Nel maggio 2018, Foot Locker ha annunciato che chiuderà 110 negozi nel corso dell’anno.
UPS e FedEx
Il Wall Street Journal ha riferito che Amazon si sta preparando a competere con United Parcel Service (UPS) e FedEx (FDX) mentre intraprende ulteriori iniziative per creare una propria rete di trasporto merci. L’azienda sta lavorando a un servizio di consegna per le aziende denominato “Spedizione con Amazon” o SWA, un programma secondo cui Amazon preleverà pacchetti direttamente da altre aziende e li spedirà ai clienti. Amazon ha in programma di pilotare il servizio a Los Angeles e, secondo quanto riferito, intende espandersi in più città nel corso del 2018.
Il nuovo programma di spedizione metterà la società in concorrenza diretta per le attività dei principali corrieri statunitensi UPS e FedEx e l’effetto sul mercato potrebbe essere enorme, soprattutto se Amazon è in grado di offrire prezzi inferiori rispetto ai suoi concorrenti.
A partire dal 28 giugno 2018, Amazon consentirà alle piccole imprese di noleggiare i furgoni Amazon Prime dando agli imprenditori la possibilità di spedire le merci più velocemente, più a buon mercato e in modo più efficiente.
Walgreens, CVS e Rite-Aid
Sembra che non ci siano industrie al sicuro quando si parla di Amazon. L’azienda desiderava da tempo entrare nel redditizio settore farmaceutico e il 28 giugno 2018 ha fatto proprio questo. Amazon acquisterà PillPack, una società farmaceutica online. Le azioni di Walgreens Boots Alliance (WBA), CVS Health Corp. (CVS) e Rite-Aid Corp. (RAD) hanno perso 12,8 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. La presenza online di PillPack, combinata con l’esperienza di spedizione di Amazon, permetterà alle persone di evitare di fare viaggi in farmacia per ritirare il farmaco di cui hanno bisogno.
Amazon: 7 grandi aziende che rischiano di fallire
Conclusioni
L’ascesa di Amazon è a dir poco fenomenale. Quello che era iniziato come una piccola libreria online è diventato un colosso da 815 miliardi di dollari, che continua a perturbare le industrie e a cambiare il modo in cui le merci vengono consumate e distribuite. Mentre le sue partnership e acquisizioni continuano, la struttura aziendale potrebbe risultare poco chiara. Tuttavia, il modo in cui Amazon è arrivata in cima, è tutt’altro poco chiaro.
“Abbiamo avuto tre grandi idee qui in Amazon, alle quali siamo rimasti fedeli per 18 anni, e sono la ragione per cui abbiamo successo: mettiamo il cliente al primo posto.”
ha dichiarato il fondatore di Amazon Jeff Bezos al Washington Post.