Come scegliere un’azione
Nel suo famoso libro sugli investimenti “The Intelligent Investor“, Benjamin Graham (che è considerato il padre del value investing), definisce due tipi di investitori. Il primo è l’investitore difensivo, ovvero un individuo che preferisce investire in investimenti passivi, come i fondi indice o piuttosto assumere semplicemente un manager esterno per gestire i propri affari finanziari. La seconda classe è costituita dagli investitori intraprendenti, cioè quelli disposti a fare uno “sforzo intelligente” per scovare opportunità di investimento potenzialmente redditizie. Questi ultimi, sono sicuramente quelli più indicati per consigliare di acquistare un’azione rispetto ad un’altra.
Indice
determinare il valore di un’azione
Le persone interessate ad effettuare degli investimenti non potranno certamente raccomandare un titolo a se stessi, ma piuttosto avvalersi della consulenza di soggetti professionali che gestiranno il loro denaro. In ognuno di questi casi, giungere ad una conclusione definitiva sulla questione se un’azione possa garantire un investimento, diventerà della massima importanza. Raccomandare un titolo, idealmente, significa analizzare ogni aspetto importante della società e poi venire ad una conclusione se esso sia effettivamente sopravvalutato, sottovalutato o abbastanza valorizzato.
fattori qualitativi e quantitativi
Tornando all’aspetto dell’analisi, creare una lista completa degli investimenti è sempre raccomandato. Ciò comprende fattori qualitativi e quantitativi. Qualitativamente, un investitore dovrebbe prima imparare ciò che l’azienda fa e come essa genera guadagni. Ma anche il suo posizionamento nel settore, come ad esempio dove si trova rispetto ai suoi concorrenti diretti, sarà importante per determinare se l’impresa avrà un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Altri fattori qualitativi importanti includono una panoramica dei principali clienti e fornitori e se la società è in fase di start-up, crescita, maturità e declino che, a loro volta, possono essere suddivisi per i suoi prodotti e servizi. Nel complesso, un investitore dovrebbe valutare le prospettive di crescita della società nel futuro. I fattori quantitativi sono essenziali e possono essere suddivisi in due categorie principali: la prima è costituita dalla società stessa. Ad esempio, analizzare il suo “tracciato” storico è importante: la velocità con cui sono cresciute le sue vendite, i profitti e il flusso di cassa. Questo dovrebbe essere calcolato in base all’ultimo trimestre, l’anno passato ma anche periodi più lunghi, come ad esempio negli ultimi tre, cinque e dieci anni. Si dovrebbe anche guardare la solidità finanziaria della società, le misure di redditività, gli indici di efficienza, così come l’efficacia di gestione. Esempi in ciascuna di queste categorie comprendono debiti in capitale, il margine operativo, i ricavi per dipendente e la redditività del capitale proprio.
Appeal degli investimenti
Le altre principali misure quantitative da tenere in considerazione sono costituite dall’appeal degli investimenti della società. Misure di valutazione, come il valore d’impresa, prezzo agli utili (P / E), prezzo al flusso di cassa e il prezzo al valore contabile, potrebbero rivelarsi molto utili. Tecniche di valutazione più sofisticate includono l’esecuzione di un analisi dei flussi di cassa. Essi permetteranno all’investitore di stimare un valore complessivo per l’impresa, che potrà essere anche utilizzato per stimare il valore intrinseco del prezzo del titolo. Tecniche simili includono l’analisi comparabile di altri concorrenti.
conclusioni
Ci sono molti altri fattori da considerare quando si deve scegliere un’azione. Per esempio, la qualità del team di gestione, così come il modo in cui tratta gli azionisti e li aiuta ad accrescere la loro ricchezza.
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