Prezzo Petrolio: Quotazione, Storico e Previsioni
Negli ultimi giorni, il prezzo del petrolio Brent ha superato quota 80 dollari al barile, avvalorando sempre più le teorie elaborate da molti analisti che vedranno la quotazione arrivare a 100 dollari nel giro di poco tempo.
Ma non tutti concordano con questa teoria. Se facciamo un analisi generica del prezzo del petrolio e, nello specifico sulle quotazioni del Brent, possiamo facilmente capire come questo sia in progressivo aumento. Ma se ci basiamo sull’analisi tecnica potremmo capire come sia abbastanza probabile una futura inversione di tendenza.
Ad ogni modo, oggi non possiamo assolutamente pensare ad un ribasso delle quotazioni del petrolio, che sia avvia a raggiungere e superare il traguardo dei 100 dollari a barile. Ma è anche vero che non possiamo ignorare i segnali dell’analisi tecnica. (Leggi anche Analisi Tecnica nel Trading).
Indice
Prezzo Petrolio: Differenza tra WTI e Brent
Il petrolio è una materia prima (o commodity) e viene scambiata nel mercato finanziario attraverso contratti futures (leggi anche Le 3 Migliori Commodities su cui Investire). Questa commodity viene scambiata principalmente in due mercati internazionali, ovvero il NYMEX di New York e l’IntercontinentalExchange di Atlanta. Un tempo, il petrolio Brent era quotato all’International Petroleum Exchange di Londra (IPE).
I lotti (indivisibili) scambiati su questi mercati sono formati da 1000 barili per petrolio di qualità WTI (West Texas Intermediate) e Brent Blend per consegna immediata (spot) o futures rispettivamente a Cushing (Oklahoma, USA) e Sullom Voe (Gran Bretagna). In entrambi, il prezzo del petrolio e la quotazione avvengono in dollari americani.
I contratti di scambio di questi due tipi di petrolio in realtà funzionano solo come benchmark per la totalità delle altre transazioni. Effettivamente, le transazioni di petrolio WTI e Brent Blend costituiscono solo una piccola parte degli scambi complessivi, ma i prezzi di questi scambi vengono utilizzati come prezzo di riferimento per tutti gli altri.
Il Brent Blend è costituito da un paniere di 15 petroli estratti nel Mar del Nord. Una volta si utilizzava il petrolio estratto da un solo giacimento petrolifero (da qui la parola “Blend”). Alla fine degli anni ’90, però, il numero di transazioni riguardante questo petrolio era diventato insufficiente per garantire che gli scambi del petrolio Brent rappresentassero effettivamente il prezzo di scambio: si decise quindi di utilizzare un numero più elevato di transazioni e dunque di includere gli scambi riguardanti altri grezzi petroliferi.
Il WTI viene invece utilizzato principalmente per quotare quei greggi estratti dai giacimenti presenti in Nord e Sud America. Ad oggi più del 60% delle transazioni sono fatte utilizzando come benchmark il Brent Blend.
Prezzo Petrolio: Storico
L’andamento dei future del Brent, dopo aver sfondato il tetto degli 80 dollari al barile, hanno avuto un leggero periodo di assestamento. E anche se il prezzo del petrolio sta indubbiamente crescendo, questo aumento sta avvenendo ad un ritmo inferiore rispetto al recente passato. Proprio questo dato potrebbe rappresentare un primo campanello di allerta.
Facendo un po’ di analisi tecnica e utilizzando l’oscillatore Relative Strength Index (RSI) a 14 periodi, possiamo vedere come l’andamento dell’oscillatore si stia progressivamente avvicinando alla soglia di “ipercomprato”. Chi fa trading online sul petrolio, deve quindi tener conto di questo dato. La tabella sotto rappresenta lo storico del prezzo del petrolio da Novembre 2016 ad oggi.
Petrolio: Come Investire
Con tali dati a disposizione, come si deve comportare quindi un investitore? Se dispone di certe conoscenze e capacità, potrebbe piazzare certe operazioni in controtendenza al primo pattern di inversione ribassista che apparirà sul grafico intraday del prezzo del petrolio (leggi anche Come Guadagnare con il Day Trading). Questi pattern potrebbero essere più chiari sul grafico quando la quotazione sarà compresa in una soglia tra gli 85 e gli 87 dollari al barile. Questa strategia impone alcune precauzioni, tra cui quella di impostare uno stop loss al di sopra di $ 90.
Prezzo Petrolio: News
L’attuale prezzo del petrolio è stato sostenuto dalle imminenti sanzioni USA ai danni dell’Iran e della sua produzione petrolifera, che diventeranno effettive il prossimo mese. Il presidente Trump continua ad osteggiare l’OPEC, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, soprattutto dopo che l’organizzazione ha preferito non aumentare la produzione per compensare la mancata offerta. In particolare, il presidente americano ha accusato l’OPEC di stare “depredando il resto del mondo” con le sue politiche volte a far aumentare i prezzi del petrolio, che stanno diventando insostenibili per molti paesi.
Nonostante ciò, nell’ultima settimana si è registrato un aumento delle scorte di petrolio americano secondo i dati rilasciati dall’ EIA (Energy Information Administration), che hanno evidenziato una crescita di 1,8 milioni di barili, mentre le stime degli analisti pronosticavano addirittura un calo di 1,1 milioni di barili.
L’EIA ha inoltre stimato che la produzione petrolifera americana ha raggiunto il livello record di 11,1 milioni di barili. Non solo. Anche le scorte di benzina sono aumentate di 1,5 milioni di barili, rispetto ai 400.000 stimati dagli analisti.
Aumenta inoltre la performance dei prezzi dei futures sul Brent, stabilmente intorno ai valori massimi dal Novembre 2014. A dare la spinta positiva alle quotazioni del greggio londinese, contribuiscono le paure del mercato sull’influenza che le sanzioni USA avranno sulla produzione petrolifera iraniana. Il contratto sul Brent, con scadenza Ottobre, si attesta a 83,17 dollari al barile, facendo registrare un aumento dello 0,76%. Il future di riferimento sul petrolio statunitense (WTI), con la stessa scadenza, guadagna invece lo 0,38% a 73,53 dollari al barile.
Prezzo Petrolio: Previsioni
Come anticipato all’inizio, si presume che il prezzo del petrolio arriverà nei prossimi mesi a 100 dollari al barile. Per molti analisti, questa è addirittura una certezza, più che una previsione. Altri, tra cui gli analisti della banca Goldman Sachs, smentiscono questa teoria affermando che la soglia dei 100 dollari è impensabile in un così breve lasso di tempo. Vediamo di analizzare entrambi i punti di vista.
Gli analisti credono che il prezzo del petrolio raggiungerà quella soglia in quanto sono ottimisti (per non dire certi) sul taglio all’export da parte dell’Iran. Le imminenti sanzioni americane, infatti, porteranno quasi sicuramente ad un netto taglio delle esportazioni iraniane che, se non verranno accompagnate da un aumento della produzione, produrranno una diminuzione dell’offerta a parità di domanda e, di conseguenza, un aumento dei prezzi.
In teoria, questa previsione ha molte probabilità di avverarsi, in quanto un taglio dell’export iraniano farebbe schizzare in alto il prezzo del petrolio. In realtà, secondo Goldman Sachs, ciò non sarebbe sufficiente a far arrivare la quotazione dell’oro nero a 100 dollari al barile.
Secondo gli analisti della banca americana, infatti, esistono altri fattori da tenere in considerazione che smentirebbero questa teoria. Innanzitutto, la produzione degli altri Paesi OPEC (e della Russia) compenserà le perdite dell’Iran. E anche se questo non basterà, ogni aumento del prezzo del petrolio porterà il presidente Trump a decidere di attingere immediatamente alle riserve petrolifere del Paese.
Secondo gli analisti di Goldman Sachs, il presidente americano non resterà a guardare se il prezzo del petrolio aumenterà drasticamente. Di conseguenza, i prezzi del Brent orbiteranno in un range compreso tra i 70 e gli 80 dollari al barile entro la fine dell’anno.
Petrolio: Classifica Paesi Produttori
Secondo gli ultimi dati rilasciata dalla EIA, ecco i 10 più importanti paesi produttori di petrolio. Di seguito la classifica:
- USA (14.827.000 barili al giorno).
- ARABIA SAUDITA (12.387.000 barili al giorno).
- RUSSIA (11.240.000 barili al giorno).
- CINA (4.874.000 barili al giorno).
- CANADA (4.568.000 barili al giorno)
- IRAQ (4.448.000 barili al giorno).
- IRAN (4.138.000 barili al giorno).
- EMIRATI ARABI UNITI (3.765.000 barili al giorno).
- KUWAIT (3.072.000 barili al giorno).
- BRASILE (2.016.000 barili al giorno).
Petrolio: Classifica Paesi Consumatori
Il petrolio è una materia prima indispensabile per la società odierna e uno dei perni dell’economia mondiale. A questo proposito, vi siete mai chiesti quali sono i paesi che ne consumano la maggior quantità?
Contro ogni previsione, il più grande paese consumatore del mondo di petrolio non è una superpotenza ma un piccolo paese del continente europeo: Gibilterra! Infatti, se consideriamo il consumo su base pro-capite, Gibilterra ha il più alto tasso di consumo medio giornaliero del mondo: 861,06 barili ogni 1.000 persone. Sempre considerando lo stesso parametro, fra i primi cinque paesi consumatori di petrolio troviamo altri stati piccolissimi come Montserrat, Saint Pierre e Miquelon e Nauru.
tuttavia, anche se i più grandi paesi del mondo non occupano le prime posizioni nel consumo pro-capite di petrolio, se analizziamo il consumo complessivo la classifica cambia drasticamente.
I primi cinque paesi di questa classifica, infatti, rappresentano più di un terzo del consumo globale di oro nero. Ciò significa che se questi paesi un giorno decidessero di dimezzare il loro consumo giornaliero, la domanda avrebbe conseguenze catastrofiche per i prezzi.
Detto questo, i primi 20 paesi consumatori di petrolio al mondo sono (dati EIA):
- STATI UNITI ( 19,53 milioni di barili/giorno)
- CINA (12,02 milioni di barili/giorno)
- INDIA (4,14 milioni di barili/giorno)
- GIAPPONE (4,12 milioni di barili/giorno)
- RUSSIA (3,55 milioni di barili/giorno)
- ARABIA SAUDITA (3,24 milioni di barili/giorno)
- BRASILE (2,99 milioni di barili/giorno)
- SUD COREA (2,41 milioni di barili/giorno)
- CANADA (2,41 milioni di barili/giorno)
- GERMANIA (2,27 milioni di barili/giorno)
- MESSICO (2,01 milioni di barili/giorno)
- IRAN (1,91 milioni di barili/giorno)
- FRANCIA (1,69 milioni di barili/giorno)
- INDONESIA (1,65 milioni di barili/giorno)
- REGNO UNITO (1,54 milioni di barili/giorno)
- SINGAPORE (1,34 milioni di barili/giorno)
- THAILANDIA (1,27 milioni di barili/giorno)
- ITALIA (1,27 milioni di barili/giorno)
- SPAGNA (1,24 milioni di barili/giorno)
- AUSTRALIA (1,12 milioni di barili/giorno)