La Psicologia Nel Trading
Ci sono molte caratteristiche e competenze che i trader devono necessariamente avere per avere successo nei mercati finanziari. La capacità di comprendere il funzionamento interno di una società, i suoi fondamenti e la capacità di determinare la direzione dei trend del mercato sono solo alcune delle caratteristiche fondamentali necessarie. Ma nessuna di queste è importante quanto la capacità di riuscire a contenere le proprie emozioni e mantenere una certa disciplina. Ma anche la paura, l’esaltazione, il ricordo. Le scelte di trading sono influenzate da componenti che poco hanno a che fare con la razionalità, bensì rientrano nel terreno della psicologia, delle emozioni. Un aspetto decisamente importante, al di là di quanto ci viene indicato in un dato momento dalla logica! Ma l’aspetto psicologico del trading è estremamente importante e la ragione di ciò è abbastanza semplice: un trader è spesso chiamato a prendere delle decisioni importanti con un breve preavviso, ed è costretto quindi a farlo rapidamente. E per fare questo, avrà bisogno di una certa “presenza di spirito”. Inoltre, un trader avrà bisogno di una certa disciplina, in modo da poter seguire alla lettera i piani commerciali stabiliti in precedenza e sapere quando andrà incontro a profitti e a perdite. E le emozioni, semplicemente, potrebbero portarlo sulla cattiva strada!
La Finanza Comportamentale
Questo argomento, che a molti potrebbe sembrare banale, viene tenuto così tanto in considerazione dagli addetti ai lavori, che presso diverse università sono sorti laboratori di finanza comportamentale, ovvero dei luoghi nei quali i ricercatori si confrontano quotidianamente sui fattori mentali che influenzano le scelte di investimento. Questa corrente di pensiero fu ispirata dagli studi di Daniel Kahneman, premio Nobel per l’Economia che ha elaborato la Teoria del Prospetto, secondo la quale le persone, anziché ragionare in termini di risultati assoluti, assumono la singola decisione in base a un punto di riferimento preso al momento (e mutevole nel tempo). In questo modo, il trader tende ad assumere decisioni diverse in situazioni che sono strutturalmente simili!
Fattori Psicologici
I principali fattori psicologici che influenzano le scelte di un trader sono:
- La PAURA – Quando sullo schermo del computer un’azione è segnata in rosso (segno che il loro valore è in calo) è sicuramente una cattiva notizia che può mettere paura al trader. Quando questo accade, egli potrebbe reagire in modo eccessivo e sentirsi costretto o a vendere le proprie azioni o ad astenersi dal prendere alcun rischio. Anche se in questo modo possano certamente evitare delle perdite, è anche vero che potrebbero perdere l’opportunità di guadagnare. Quindi, qualsiasi investitore avrà bisogno di capire che cosa è la paura, che è semplicemente una reazione naturale a ciò che percepiscono come una minaccia. Quantificare la paura potrebbe aiutare. Uno dei modi migliori di affrontarla è quella di fermarsi un attimo a meditare sul perché! E per riflettere su questa questione prima del tempo e sapere come si può reagire istintivamente o percepire certe cose, un trader deve sperare di isolare ed identificare quei sentimenti nel corso di una sessione di negoziazione e poi cercare di concentrarsi sula transazione andando oltre l’emozione. Naturalmente, questo potrebbe non essere facile ed ha bisogno di una certa pratica per essere messo in atto, ma sarà necessario per la salute del portafoglio azionario.
- Il RICORDO – Un altro tipo di paura che si associa in genere ad un altro elemento psicologico è sicuramente il ricordo: quanto più sono state negative le esperienze passate, tanto più si tenderà in futuro ad essere prudenti. Questo spiega perché, dopo le fasi di crisi dei mercati, spesso passino lunghi periodi di instabilità prima di imboccare un ciclo decisamente rialzista.
- L’AVIDITA’ – C’è un vecchio detto di Wall Street che recita: “I maiali vengono inesorabilmente macellati!” L’avidità degli investitori li induce ad aggrapparsi alla conquista di posizioni sul mercato per un periodo troppo lungo, cercando di ottenere guadagni fino all’ultimo secondo di negoziazione! Questa caratteristica può essere devastante per ottenere dei guadagni, a causa dei rischi che comporta. Tuttavia, l’avidità non è facile da superare! Questo perché in molti di noi sembra che ci sia l’istinto di cercare sempre di fare meglio, al fine di ottenere un pò di più. Un trader dovrebbe saper riconoscere questo istinto e sviluppare piani di trading basati su decisioni razionali e non su ciò che equivale ad un capriccio emotivo o un istinto potenzialmente dannoso.
- L’ARROGANZA – Altro elemento emotivo importante è l’eccessiva fiducia in se stessi! Questo fattore spesso e volentieri sfocia in arroganza, specialmente per quel trader che è reduce da una serie di operazioni ben riuscite! In questo caso, la percezione del rischio tende a calare, con conseguenze che potrebbero rivelarsi disastrose.
Quindi, ecco spiegato come la psicologia agisce come una sorta di deviazione nelle logiche di investimento. Ma cosa può fare un trader per porvi freno? Trattandosi di un elemento intrinseco alla natura umana, è ineliminabile! Tuttavia, la sua influenza può essere minimizzata dandosi un metodo ben definito (ad esempio, stabilendo il massimo di perdita che si intende sopportare prima di far scattare lo stop-loss) e rispettandolo il più possibile.
L’articolomostra come il lavoro dello psicologo oggi sia cambiato e stia evolvendo verso l’aspetto sociologico del comportamento dove vengono studiati gruppi di persone simultaneamente e non piu’ individualmente.
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