– News – Kering Eyewear e Safilo insieme per altri tre anni per gli occhiali Gucci
Il ceo Roberto Vedovotto: «Le collezioni da vista e da sole vanno molto bene e Safilo ci garantisce prodotti di alta gamma e un ottimo servizio. Il rinnovo è una vittoria per tutti»
di Giulia Crivelli
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Con oltre un anno di anticipo sulla scadenza naturale dell’accordo, fissata per il 31 dicembre 2020, Kering Eyewear e Safilo hanno rinnovato fino al 31 dicembre 2023 il contratto di produzione di montature da sole e da vista a marchio Gucci, maison di punta di Kering, il gruppo del lusso che controlla Kering Eyewear. Safilo è la seconda azienda dell’occhialeria del nostro Paese (dopo il leader globale Essilor-Luxottica e ammesso di poter considerare il colosso italo-francese un’azienda italiana) e l’accordo per Gucci è di estrema importanza per la tenuta del fatturato e dell’occupazione, quasi tutta in Cadore, dove si trova il distretto dell’occhialeria e le principali sedi produttive di Safilo (e delle altre eccellenze di settore, De Rigo e Marcolin, oltre a Luxottica naturalmente).
«Una partita che vinciamo tutti»
Il ceo di Kering Eyewear Roberto Vedovotto, tra i manager di maggior esperienza nel settore dell’occhialeria, ha spiegato che l’accordo parte dal successo dell’accordo di produzione siglato quando finì quello di licenza tra Safilo e Gucci, che per 18 anni aveva assicurato all’azienda veneta una parte importante del suo fatturato (nella foto in alto, due modelli di occhiali Gucci vista alla sfilata che si è tenuta domenica 22 settembre, durante la settimana della moda di Milano). «Abbiamo rinnovato l’accordo perché è stata una partnership di grande successo, in particolare nell’ultimo anno, con gli aggiustamenti nel team manageriale avvenuti in Safilo», ha spiegato Vedovotto nella sede milanese di Kering Eyewear, cinque piani (e terrazza panoramica) in via Sant’Andrea, nel quadrilatero della moda e a due passi da Palazzo Serbelloni, tra gli edifici più belli di corso Venezia, dove Kering Eyewear presenta le sue collezioni da parecchie stagioni. «Siamo molto soddisfatti della qualità dei prodotti, del servizio che Safilo ci garantisce e della flessibilità che ha dimostrato. Ma credo sia un accordo molto importante anche per loro: di recente hanno perso un’altra licenza importante, quella di Dior (maison del gruppo Lvmh, che una settimana fa ha annunciato un nuovo accordo con Thelios, joint venture tra Lvmh e Marcolin, ndr). Rafforzare l’accordo con noi consente di mantenere un solido flusso di fatturato e, cosa molto importante per in nostro territorio, i livelli di occupazione».
Nessuna acquisizione all’orizzonte
All’inizio della settimana Kering Eyewear e la controllante Kering avevano smentito i rumor di una possibile acquisizione di Safilo da parte del colosso francese. O meglio: avevano risposto ai rumor con un secco no comment. L’infondatezza delle voci è confermata da Vedovotto: «Fare acquisizioni e in particolare acquisizioni di strutture produttive non c’entra con il nostro modello di business. Siamo nati il 16 ottobre di cinque anni fa da zero. Oggi siamo a quasi mezzo miliardo di fatturato e nel 2018 abbiamo venduto 5,5 milioni di paia di occhiali. È stato possibile costruendo una rete di circa 40 aziende che lavorano per noi, la maggior parte delle quali in Cadore. È un modello che ci garantisce la giusta flessibilità e leggerezza e che ci permette di scegliere le aziende a seconda della particolarità delle collezioni. Gli occhiali Gucci sono diversi da quelli di Balenciaga e di tutte le altre maison che abbiamo in portafoglio».
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