– News – Stati Uniti scrivono all’OCSE: sospendere Digital Tax, negoziamo accordo
(Teleborsa) – Gli Stati Uniti hanno ribadito la richiesta ai Paesi alleati di sospendere i piani per imporre una Digital tax, riaffermando la volontà di discutere della tassazione da imporre ai giganti del web all’interno dell‘Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Per questo, in una lettera inviata all’Ocse, datata 3 dicembre, il Segretario al Tesoro statunitense, Steven Mnuchin, ha espresso “serie preoccupazioni” per le proposte di alcuni Paesi.
“Gli Stati Uniti sono a favore delle discussioni in seno all’Ocse per fronteggiare le problematiche che il sistema fiscale internazionale deve affrontare” ha scritto Mnuchin al Segretario generale dell’Ocse, Jose Angel Gurria. “Crediamo che sia molto importante che queste discussioni portino a un accordo per prevenire la proliferazione di misure unilaterali” ha aggiunto, chiaro riferimento alla ‘digital tax’ introdotta dalla Francia che colpisce colossi del web statunitensi come Google, Apple, Amazon e Facebook. Anche l’Italia è tra i Paesi che si sono detti pronti ad introdurre la Web Tax.
Il segretario al Tesoro ha quindi riaffermato la “ferma opposizione” degli Stati Uniti alla tassa sui servizi digitali perchè “avrebbe un impatto discriminatorio sulle aziende basate negli Stati Uniti e sarebbe inconsistente con l’architettura delle attuali regole fiscale internazionali”.
Proprio ieri il Presidente Trump aveva minacciato di imporre dazi sul 100% delle importazioni dalla Francia, pari a 2,4 miliardi di dollari, come rappresaglia alla Digital tax sui big Usa del web, avvisando anche l’Italia. Oggi, al termine di un bilaterale tra il Presidente Usa e il Premier italiano a Londra a margine del summit della Nato, Conte ha detto: “Di dazi non ne abbiamo parlato, quindi non me ne aspetto” proprio in riferimento alla polemica di sollevata dal Tycoon.