Azioni Intesa Sanpaolo: Trading e Quotazioni in Tempo reale
Fra gli istituti bancari italiani più affidabili e sicuri, Intesa Sanpaolo si posiziona sicuramente fra quelli con il più alto tasso di garanzia.
Sono sempre di più i correntisti che decidono di affidarsi a Banca Intesa Sanpaolo e sono altrettanto numerosi gli investitori desiderosi di acquistare azioni Intesa Sanpaolo, poiché sicuri dell’infallibilità di questo tipo di investimento.
Indice
Intesa Sanpaolo: Storia della prima Banca Italiana per Capitalizzazione
Dalla fusione di due grandi realtà bancarie italiane, Banca Intesa e San Paolo IMI, il 1° gennaio 2007 nasce Intesa Sanpaolo, che non ha tardato ad imporsi nel panorama bancario italiano, divenendo nel giro di pochissimo tempo la prima banca italiana per capitalizzazione.
Banca Intesa nacque nel 1998, dalla fusione di Cariplo e Banco Ambrosiano Veneto. Sanpaolo IMI, invece, nacque nello stesso anno ma dall’integrazione dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino e IMI (Istituto Mobiliare Italiano).
La fusione di questi due enti bancari risultata nella creazione di Banca Intesa Sanpaolo, ha portato all’istituzione di numerose banche territoriali, aventi come principale obiettivo lo sviluppo locale e regionale.
Questa caratteristica rende Intesa Sanpaolo una banca di grandi dimensioni, paragonabile a quelle europee, pur attuando un costante monitoraggio delle specificità territoriali. Proprio come le banche tedesche, infatti, Intesa Sanpaolo affianca un Consiglio di Sorveglianza a un Consiglio di Gestione, creando un sistema di governance duale. La sede legale della società è a Torino, in Piazza San Carlo n° 156.
Azioni Intesa Sanpaolo
Attualmente, le azioni ordinarie Intesa Sanpaolo (IT0000072618) fanno parte dell’indice FTSE MIB e sono quotate nel Mercato telematico azionario (Mta) gestito da Borsa Italiana Spa. La coppia Intesa Sanpaolo – Unicredit movimenta le sedute affaristiche, imponendosi a tutti gli effetti come il perno del FTSE MIB.
Il prestigio di Intesa Sanpaolo non è circoscritto unicamente al territorio italiano, ma anzi questa banca compare anche nella classifica dei 20 istituti europei per più alta capitalizzazione. Il capitale sociale sottoscritto e versato è pari a 8.731.874.498,36 euro suddiviso in un totale di 16.792.066.343 azioni del valore nominale di circa 0,52 euro ciascuna.
Sono due le tipologie di azioni Intesa Sanpaolo che è possibile acquistare: ordinarie e di risparmio.
Non è assolutamente casuale che gli investitori si interessino in maniera molto attenta alla quotazione Intesa Sanpaolo. Infatti, l’interesse è suscitato dal peso che il capitale circolante ha rispetto alla totalità delle azioni. La percentuale del capitale di Intesa sul mercato è pari al 76,192%. Con 1.481.372.075 azioni possedute, ad essere titolare del 9,341% del capitale della banca è la Compagnìa di Intesa Sanpaolo.
Stando a quanto emerge dai dati relativi alla quotazione Intesa Sanpaolo, sono milioni le azioni della banca che vengono scambiate quotidianamente. Se sei un investitore che vuole saperne di più, puoi scrivere a:
investor.relations@intesasanpaolo.com
oppure telefonare al numero 02 8794 3180.
Azioni Intesa Sanpaolo: Andamento
Molti enti bancari nel corso degli ultimi mesi hanno subito una riduzione nei prezzi delle azioni. La stessa Intesa Sanpaolo non è stata immune da questo processo di erosione, nonostante per questo istituto bancario i danni siano stati molto più contenuto.
Una buona panoramica dell’andamento della quotazione Intesa Sanpaolo deve necessariamente comprendere lo storico dei prezzi delle sue azioni. Nel periodo tra la primavera e l’inverno 2015, i prezzi delle azioni Intesa si mantennero su livelli molto positivi, nonostante ben lontani dai 5 euro raggiunti fra il 2007 e il 2008. Il periodo più negativo si registrò fra la fine del 2011 e gli inizi del 2013, periodo in cui la quotazione scese ad 1.40 euro per azioni, con cali periodici che arrivarono addirittura al di sotto di 1 euro.
Nel 2011, il prezzo delle azioni Intesa crollò in maniera così drastica per via della crisi finanziaria, che costrinse la banca ad aumentare il capitale, nel tentativo di tutelarsi. Una nota molto positiva riguardante Intesa Sanpaolo è che, a differenza degli altri istituti bancari, ha saputo gestire in modo migliore l’operazione di aumento di capitale di Veneto Banca, rispetto all’approccio che ebbe Unicredit con la ricapitalizzazione della Banca Popolare di Vicenza.
Attualmente la quotazione è nella media.
Azioni Intesa Sanpaolo: Previsione andamento
Essendo questo articolo basato essenzialmente sulle azioni Intesa Sanpaolo, il primario interesse di un lettore – che supponiamo si tratti al contempo di un investitore – è quello di capire che direzione può prendere il titolo Intesa Sanpaolo, sia nel breve che nel medio e lungo termine.
Le eventuali previsioni subiscono dei condizionamenti da parte di tutti gli elementi da tenere in considerazione, come lo scenario della società relativo al 2016, l’aggiornamento delle stime sul dividendo ma anche le varie ed ulteriori questioni in sospeso, come ad esempio l’aumento di capitale di Veneto Banca, questione questa che potrebbe causare ad Intesa Sanpaolo variazioni di prezzo. Inoltre, le regole molto rigide introdotte da parte dell’Europa, hanno fatto sì che l’intero mercato si interessasse molto attentamente alla solidità dei patrimoni delle banche.
Come è facilmente intuibile, sono molteplici i fattori che incidono sulla quotazione di Intesa Sanpaolo e, per questo, resta alto il rischio di perdite. Tuttavia, nonostante questo, molti investitori stanno traendo notevoli vantaggi da questa alta volatilità, e altri stanno ricorrendo a strumenti quali i CFD.
Azioni Intesa Sanpaolo: Conviene Investire?
La ricerca di conferme circa la validità degli investimenti sulle azioni Intesa Sanpaolo è assolutamente lecita, ma la risposta non può essere assoluta, in quanto è lo studio approfondito di un dato titolo a chiarire le idee circa la validità di un eventuale investimento.
In aiuto accorrono le agenzie di rating, che facilitano il compito degli investitori, consigliando se sia o meno il caso di comprare l’azione Intesa Sanpaolo nel medio o nel lungo termine. Stando a quanto ci comunica Moody’s, il rating long term di Intesa Sanpaolo è fissato a Baa1, secondo Fitch a BBB+ e secondo Standard and Poor’s a BBB-.
Azioni Intesa Sanpaolo: dove acquistarle
Sono molteplici i canali che rendono possibile l’acquisto di azioni Intesa Sanpaolo. In passato, si potevano comprare solo presso la banca che deteneva il conto corrente o presso gli sportelli postali. Oggi il bagaglio di possibilità a disposizione dell’investitore si è notevolmente ampliato.
Un passo di fondamentale importanza è costituito dall’avvento di Internet, che ha reso possibile l’acquisto di azioni Intesa Sanpaolo restando comodamente a casa. Altra opzione sarebbe quella di recarsi direttamente presso la stessa Intesa Sanpaolo, in maniera tale da confrontarsi con un esperto.
Azioni Intesa Sanpaolo: trading
Chiunque sia titolare di un conto presso la Banca Intesa Sanpaolo, può fare trading online utilizzando la relativa piattaforma chiamata Trading+, disponibile sia per aziende che privati. Questa piattaforma dà la possibilità di fare operazioni con i mercati finanziari e di avvalersi del grande vantaggio di seguire alcune articolate guide per capire ancora meglio i meccanismi e i gradi di complessità, oltre che i vari grafici.
La cosa importantissima è individuare su quale mercato si vuole operare.
La piattaforma per fare trading con Banca Intesa Sanpaolo è disponibile sia per Mac che per Windows e risulta molto leggera e operativa. La sua interfaccia non è paragonabile a quella delle più note piattaforme, ma resta facile da usare e molto user-friendly per via delle preziose informazioni che fornisce.
Se ci fosse un investitore ideale per cui la piattaforma Trading+ sarebbe più indicata, questo sarebbe un tipo di investitore più conservativo e dall’approccio più tradizionale.
I costi sono piuttosto sostenuti, bisogna pagare 25 euro al mese, che potrebbero venire azzerati per chiunque faccia nell’arco di 30 giorni almeno 20 operazioni. Non sono esclusi costi di intermediazione finanziaria e di commissioni, che cambiano in base al profilo dell’utente: per chiunque abbia un profilo flat, i costi sono di 11 € per le azioni e per i derivati stranieri e 8,50 € per quelli italiani mentre chi ha un profilo permillare da un minimo di 3 € a un massimo di 18 €, per le azioni e per i derivati stranieri e da un minimo di 1,50 € a un massimo di 18,50 € per quelli italiani.
La commissione per future Ftse/Mib stock futures, stock options è fissa di 7,70 euro, per i mini future la commissione è di 2,70 €.