Cosa Significano Per L’Investitore i Tassi D’Interesse USA Bassi
Chiunque lavori o abbia interesse per il mondo della finanza si trova oggi in una fase di trepidante attesa per quanto riguarda la possibile decisione del presidente della Federal Reserve (Fed), Janet Yellen, di aumentare a breve i tassi di interesse USA. E’ da parecchio che la Fed ha indicato la possibilità di una stretta monetaria, ma fino ad ora in tassi di interesse sono rimasti invariati. Tale possibilità è legata allo stato di salute dell’economia americana: la stima del PIL Usa del secondo trimestre vede una revisione del dato a +1,1% dal precedente +1,2% (correzione attesa), che conferma però il buon andamento dei consumi negli Stati Uniti. Ma i mercati finanziari, si sa, non seguono la “normalità”: oggi sono caratterizzati da valutazioni che storicamente mostrano una bassa volatilità e rendimenti inferiori alle attese. E in mezzo a tutto questo continua la ricerca della possibile direzione del mercato nel caso di bassi tassi di interesse.
Il compito della Yellen non si preannuncia facile, anche perché le decisioni assunte dalla banca centrale americana sui tassi di interesse che negli ultimi dodici mesi hanno finora smentito i suoi annunci precedenti. Infatti nel Dicembre 2015 la Fed decise (per la prima volta dopo 8 anni) di aumentare il tasso di riferimento per i mercati finanziari portandolo allo 0,50%. Questo, a detta di molti addetti ai lavori, doveva essere solo il primo di una serie e che quindi ne sarebbero arrivati altri ad intervalli regolari. In quel momento la FED aveva realmente intenzione di aumentare i tassi d’interesse nel 2016, portandoli fino all’1,5%. Ad oggi, queste premesse non si sono ancora verificate. Le malelingue insinuano che questa continua attesa sia dovuta a favorire la candidatura presidenziale di Hillary Clinton, per evitare qualsiasi intralcio alla crescita americana prima del voto di novembre. Un’economia in crescita da sette anni tiene alti i consensi verso Barack Obama (al 54%, un record per un presidente arrivato alla fine di due mandati) e automaticamente aiuta la Clinton, vista come un segno di continuità con l’attuale politica monetaria e “sponsorizzata” dall’attuale presidente. I banchieri centrali europei e giapponesi hanno promesso a Jackson Hole (la località del Wyoming che ospita il tradizionale congresso mondiale dei banchieri) che non muteranno la loro attuale politica monetaria. Le loro controparti americane hanno però discusso anche sul come adattare l’economia nazionale in un ambiente post-normalizzazione dei tassi bassi, dove la ricerca di rendimento e dei suoi effetti “estremi” sarebbe durato, ma non hanno discusso come mantenere sotto controllo i rischi per la stabilità finanziaria.
Cosa Devono Fare Gli Investitori?
La maggior parte degli investitori sono tentati dal rimanere in “stand-by” e attendere il probabile aumento dei tassi di interesse. Per loro, prendersi dei rischi in questo momento non sarebbe conveniente. Ma per quanto può durare questa attesa? Diciamo che rimanere fermi comporta però un altro tipo di rischio, ovvero quello di non guadagnare nulla! Anzi, l’inflazione “mangerà” il denaro fermo. E’ importante, tuttavia, ricordare che in situazioni simili non esiste una soluzione ottimale, ma sarà come sempre necessario concentrarsi su società con fondamentali buoni, stime e bilanci in crescita. Società sane, in grado di superare indenne questo periodo di stallo.