Intesa Sanpaolo è un istituto bancario italiano nato nel 2007 dalla fusione (per incorporazione) di Sanpaolo IMI in Banca Intesa. Dal 2016 è il primo gruppo bancario italiano per capitalizzazione di mercato. La società fa parte del paniere dell’indice FTSE MIB ed è quotata nella Borsa di Milano. Intesa Sanpaolo ha un attivo totale di € 676,496 miliardi (a Dicembre 2015), ed è fra le prime venti banche europee per capitalizzazione di mercato (dati Dicembre 2015). La banca è attiva anche all’estero, dove può contare su 8,2 milioni di clienti e circa 1.200 filiali in 12 paesi, soprattutto dell’Europa orientale e mediterranei (dati a Dicembre 2015).
Intesa Sanpaolo ha pagato un dividendo complessivo di € 2,218 miliardi di euro l’anno scorso, per una capitalizzazione di mercato di € 40,392 miliardi. Il dividendo per azione di Intesa Sanpaolo è di € 0,14 e la sua attuale quotazione di borsa oscilla intorno ai € 2,84. Secondo il grafico a sinistra, Intesa Sanpaolo ha un rendimento del dividendo del 5,50%, superiore a quello offerto sia dalla media del mercato sia dalle società italiane. È anche più grande della media del settore finanziario. Questo elevato rendimento del dividendo potrebbe essere interpretato come un segno di preoccupazione sul futuro della società, per cui è necessaria un’analisi più approfondita. Per quanto riguarda la capacità dell’istituto bancario di mantenere il suo attuale dividendo di 0,14 euro per azione (5,50%), dobbiamo analizzare il suo payout sia sui guadagni che sui flussi di cassa. Il payout ratio è attualmente pari al 63,64%, superiore alla media di mercato e a tutte le società del settore finanziario rispettivamente del 39,68% e del 44,73%. Entrambe le cifre mostrano che Intesa Sanpaolo potrebbe avere problemi a mantenere nel tempo il suo attuale dividendo.
Il payout sugli utili dovrebbe essere completato con quello sul flusso di cassa (cash flow), poiché quest’ultimo è quello che può essere distribuito agli azionisti. Il flusso di cassa per azione di Intesa Sanpaolo è di 0,94 euro per azione, superiore al dividendo per azione pagato dalla società (0,14 euro), per cui la società genera abbastanza denaro per mantenere il suo dividendo in futuro. La figura sopra mostra i diversi livelli di payout sugli utili e sul flusso di cassa di Intesa Sanpaolo negli anni, rispetto ai media del mercato mondiale, le società italiane, l’industria finanziaria e le società del settore bancario.