Investire In Azioni

Risparmiatori ed investitori hanno obiettivi diversi per il loro denaro: in genere, i risparmiatori si pongono come obiettivo quello di utilizzare il loro denaro nei prossimi 3-5 anni, mentre gli investitori non avranno bisogno dei loro soldi prima di 3-5 anni. Pertanto, le azioni non offrono una sicurezza adeguata per chi ha come obiettivo il risparmio! Le persone che investono in azioni avranno bisogno di un lungo periodo di tempo per raggiungere i loro obiettivi di investimento. Infatti, nel lungo periodo, le azioni hanno “sovraperformano” le altre opzioni di investimento con un ampio margine. I titoli si dividono in due categorie principali: vi sono quelli in cui l’investitore è anche il proprietario o quelli che l’investitore prende “in prestito”. I titoli di cui il possessore è anche il proprietario includono azioni, immobili, fondi comuni di investimento, fondi comuni di investimento azionari, proprietà aziendali, materie prime ecc. Invece, fra le attività “in prestito” rientrano i certificati di deposito, titoli del Tesoro, obbligazioni municipali, obbligazioni corporate, obbligazioni convertibili, obbligazioni zero coupon, titoli garantiti da ipoteca, obbligazioni garantite da ipoteca, rendite fisse ecc.

Cosa è Un’Azione

Per azione si intende un titolo rappresentativo di una quota della proprietà di una società. Il possesso di (almeno) un’azione è la condizione necessaria per essere soci di una società per azioni o in accomandita per azioni. Il codice civile prescrive che alcuni tipi di società emettano azioni, mentre in altri casi si può scegliere se la proprietà venga rappresentata da azioni o da quote azionarie. Il ricorso alle azioni consente un più facile scambio delle stesse, magari attraverso lo strumento del mercato azionario. È possibile emettere diverse tipologie di azioni. All’interno di ciascuna categoria le azioni devono essere uguali e offrire uguali diritti.

azioni

Settori Delle Azioni

  • Energia – petrolio, gas naturale, acqua, elettricità
  • Finanza – banche, assicurazioni, immobili
  • Industria Ciclica – aerospaziale, edilizia, macchine, macchine utensili, prodotti chimici, metalli, carta, materiali da costruzione
  • Beni di Consumo Durevoli – auto, casalinghi, ricreazione / lusso, multi-settore
  • Beni di Prima Necessità – alimentari, bevande, tabacco, articoli per la casa
  • Servizi – mezzi di comunicazione, intrattenimento, servizi personali e aziendali, gestione dei rifiuti, trasporti
  • Vendita al Dettaglio – tutte le aziende che vendono al dettaglio, ad eccezione dei grossisti di farmaci
  • Salute – prodotti farmaceutici, servizi sanitari, dispositivi medici, grossisti di farmaci
  • Tecnologia – hardware, software, elettronica, apparecchiature elettriche, comunicazioni wireless

Rendimento Delle Azioni

Il rendimento di un’azione dipende sempre dall’incremento (o decremento) del valore stesso dell’azione in un dato periodo a cui andrà aggiunto eventuali dividendi pagati nello stesso periodo. Se assumiamo che P1 è il valore di vendita di un’azione, P0 il prezzo di acquisto (P1 significa prezzo al momento 1 e P0 prezzo al momento 0) e D il dividendo complessivamente pagato dall’azione tra il momento 0 e il momento 1, il rendimento percentuale potrà essere calcolato come \frac{P_1+D}{P_0}. A seconda che un investitore sia maggiormente interessato all’una o all’altra variabile, gli azionisti possono essere divisi in cassettisti e speculatori:

  • i cassettisti sono coloro che tendono a tenere le azioni in portafoglio per lunghi periodi, perché di solito sono interessati a diritti di natura amministrativa (come il diritto di voto); a questa categoria di azionisti interessa soprattutto prevedere l’entità dei dividendi futuri;
  • gli speculatori, invece, non sono interessati minimamente ai diritti amministrativi e tendono a mantenere in portafoglio le azioni per un breve periodo di tempo, aspettando poi che il loro prezzo salga abbastanza per permettere loro di realizzare una plusvalenza; se consideriamo poi che il breve tempo di detenzione delle azioni spesso non permette loro nemmeno di percepire i dividendi, il loro interesse si concentrerà esclusivamente sul prezzo dell’azione.

Tipi di Azioni

  • Azioni Ordinarie: sono quelle azioni che assegnano dei diritti patrimoniali, come il diritto al dividendo, il diritto al rimborso del capitale in caso di scioglimento della società e il diritto di opzione in caso di aumento del capitale e i diritti amministrativi come quello di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie della società.
  • Azioni Privilegiate: sono delle azioni nominative che assicurano al possessore la “precedenza” nella ripartizione degli utili e nel rimborso del capitale se e quando vi è lo scioglimento della società. Tramite questi privilegi, i possessori di azioni privilegiate subiscono delle limitazioni nel diritto di voto, che è precluso nelle assemblee ordinarie, mentre è concesso in quelle straordinarie.
  • Azioni di Risparmio: sono delle azioni che non danno il diritto di voto nell’assemblea ma privilegiano il possessore nella distribuzione del dividendo, poiché la società emittente deve distribuire utili ai titolari di queste azioni fino ad almeno il 5% del valore nominale delle azioni stesse. Le azioni di risparmio possono essere emesse solo dalla società quotate in borsa e, di solito, sono destinate ai piccoli risparmiatori che cercano più il rendimento che l’esercizio del diritto di voto. Queste azioni sono spesso al portatore perché destinate generalmente al grande pubblico.
  • Azioni a Voto Limitato: sono quelle azioni che limitano il diritto di voto rispetto alle azioni ordinarie (il possessore può votare solo nelle assemblee straordinarie), fino alla sua totale soppressione. In questa ipotesi rientrano: 1) Azioni senza diritto di voto; 2) Azioni con diritto di voto subordinato al verificarsi di condizioni non meramente potestative; 3) Azioni con diritto di voto limitato a particolari argomenti. Se vengono emesse da società quotate in borsa, devono avere un privilegio dal punto di vista patrimoniale, secondo quanto previsto dall’articolo 145 comma 1 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, venendo ad assumere la veste di azioni di risparmio o azioni privilegiate. Se sono emesse da società non quotate in borsa, il diritto di voto può essere limitato anche senza la concessione del privilegio patrimoniale.
  • Azioni Correlate: sono delle azioni che forniscono al possessore dei diritti patrimoniali correlati ai risultati dell’attività sociale in un determinato settore. Sono disciplinate dall’art. 2350 comma 2 del codice civile e sono state istituite con la riforma del diritto societario entrata in vigore a gennaio 2004.
  • Azioni Postergate: sono delle azioni che forniscono al possessore diverse modalità di partecipazioni alle perdite. In questo caso, l’azione subisce la perdita solo dopo il totale annullamento delle altre azioni! E’ possibile quindi creare azioni postergate nella partecipazione alla copertura delle perdite. Inoltre, non garantiscono il diritto di voto in assemblea a meno che non sia esplicitamente previsto all’atto costitutivo o dallo statuto della società.
  • Azioni di Godimento: sono delle azioni assegnate a titolo di rimborso all’ex azionista nel caso in cui le sue azioni siano state annullate per via di una riduzione del capitale sociale per esuberanza. Esse attribuiscono un diritto di partecipazione agli utili futuri ma non rappresentano una quota di capitale sociale vero e proprio e sono postergate rispetto alle altre categorie di soci.
  • Azioni per i Dipendenti: queste differiscono dalle azioni ordinarie per la modalità di trasferimento: infatti, sono trasferibili solamente tra dipendenti, dopo aver ottenuto l’autorizzazione del consiglio di amministrazione della società.

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