– News – Conte, orientare nuova tecnologia a sviluppo sano e sicuro
(Teleborsa) – Mai come ora tiene banco il dibattito su come l’impatto della tecnologia potrà rivoluzionare il nostro futuro, migliorandolo. Tante potenzialità, ma anche qualche rischio. Il mondo è in continua evoluzione ma per fortuna siamo noi a guidare il cambiamento. La pensa così anche il Presidente del Consiglio Conte secondo il quale “Di fronte ai poteri che ci offre l’intelligenza artificiale dobbiamo operare con la massima consapevolezza orientando la nuova tecnologia a uno sviluppo sano, sicuro e quanto più possibile verificabile e controllabile”. Lo ha detto intervenendo al convegno “Statuto etico e giuridico dell’intelligenza artificiale” che si è svolto alla Camera.
“Siamo noi gli artefici di questo cammino” – ha sottolineato il premier nel suo intervento – ricordando che “Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è una questione di assoluto rilievo nel futuro del nostro paese: potrebbe portare un impulso per recuperare la produttività della forza lavoro, è evidente che condizionerà tutte le professioni”.
Internet, no censure ma regole – La rete “non deve rimanere uno spazio estraneo alla regole e impenetrabile da parte dell’ordine giuridico: L’autoregolamentazione non basta, internet deve essere governato percorrendo non la strada inammissibile del controllo o peggio ancora della censura, bensì con regole e garanzie con le quali bilanciare adeguatamente due valori primari, la sicurezza e la libertà personale e la riservatezza dei dati personali”, ha ribadito all’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola superiore di Polizia sottolineando che il cybercrime e il furto di dati rappresentano una “minaccia persistente e immanente, che va pervenuta e contrastata nella realtà quotidiana”.
LA TECNOLOGIA PEGGIORA I RAPPORTI IN FAMIGLIA – Restando in tema, secondo la ricerca “Mi ritiro in rete”condotta promossa dall’Associazione Nazionale Di.Te. (Dipendenze tecnologiche, Gap, Cyberbullismo) in collaborazione con il portale Skuola.net più del 30% dei 10.000 ragazzi intervistati tra i 10 e i 21 anni dichiara di non fare nessuna attività insieme ai genitori a causa delle distrazioni digitali.La ricerca verrà presentata il 23 novembre nell’ambito della 3aGiornata Nazionale sulle dipendenze tecnologiche e il cyberbullismo che quest’anno si terrà a Milano, nella sala dell’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli.