Come Costruire Un’Asset Allocation
Dopo anni bui, negli ultimi tempi i mercati azionari stanno dando segni evidenti di ripresa. A causa dei bassi rendimenti offerti dai titoli di stato e dalle obbligazioni e attratti dalle performance ottenute nel tempo dal mercato azionario, molti investitori stanno quindi valutando cosa sia meglio fare. E non sono pochi quelli che stanno focalizzando la propria attenzione verso investimenti più rischiosi.
L’asset allocation è il processo con il quale si decide in che modo distribuire le risorse fra diversi i possibili investimenti. Le principali categorie di investimenti entro cui si orienta questa scelta possono essere suddivise in attività finanziarie (azioni, obbligazioni, liquidità) o attività reali (immobili, merci, metalli preziosi, ecc). Oggi può essere necessario creare delle asset allocation più “aggressive” rispetto al solo investimento in obbligazioni per ottenere rendimenti interessanti. Ma per conseguire dei rendimenti, bisognerà avere un metodo e un’asset allocation precisa che permetta di non legare il nostro futuro finanziario all’andamento di un particolare mercato. Solo dopo aver fatto questa analisi potremo cercare di individuare i mercati più promettenti in questo momento. Costruire un’asset allocation funzionale ai propri obiettivi è molto più semplice di quanto non sembri. Ipotizzando una flessione massima del 40% dei mercati azionari, un’asset allocation prudente potrebbe essere la seguente:
- azioni: 15%
- obbligazioni: 85%
Se anche le borse dovessero perdere il 40%, grazie alla moderata esposizione azionaria, il portafoglio subirebbe un ribasso massimo complessivo del 6%. Una perdita decisamente accettabile. Per evitare di perdere tempo e denaro nella scelta dei singoli mercati un’alternativa potrebbe essere quella di diversificare l’investimento azionario scegliendo un fondo azionario internazionale, oppure un ETF che replichi un indice azionario globale. Ad esso è consigliabile dedicare il 15% della somma disponibile. Con il restante 85% potremo sottoscrivere un fondo obbligazionario internazionale o un ETF che investa sui mercati obbligazionari internazionali così da offrire un’altrettanto ampia diversificazione del rischio.