– News – Le Borse puntano sui negoziati Usa-Cina, a Piazza Affari svetta Tim
I listini avanzano in attesa del nuovo ciclo di trattative commerciali tra Washington e Pechino, previsto domani a Washington. A Piazza Affari (+0,6%) occhi puntati sulle banche e sul gruppo tlc per possibili operazioni straordinarie. Realizzi sulle utility
di Eleonora Micheli e Cheo Condina
3′ di lettura
Le Borse europee chiudono positive una seduta vissuta in attesa della ripresa dei negoziati commerciali tra Usa e Cina, prevista per domani, anche se le tensioni tra le due super potenze non sembrano allentate. C’è attesa anche per le minute della Fed, che verranno diffuse in serata e potranno dare ulteriori indicazioni sulla futura politica monetaria della banca centrale Usa. Piazza Affari termina così in rialzo dello 0,6%, comunque sotto i massimi di giornata, con Telecom Italia (+3,1%) che spicca: il mercato punta su possibili operazioni straordinarie, in particolare sulla eventuale valorizzazione delle attività di call center. Acquisti anche su Prysmian (+2%) e Atlantia (+2%) oltre che sui titoli della moda, come Moncler (+1,8%), in attesa della trimestrale della big Lvmh, che verrà diffusa subito dopo la chiusura dei mercati. Realizzi invece sulle utility, che avevano ben performato nelle ultime due sedute, e su Leonardo (-1,7%). Fari accesi anche su Mediobanca, che chiude a +0,16%, dopo che Leonardo Del Vecchio, titolare di quasi il 7% di Piazzetta Cuccia, si è auspicato nel nuovo piano industriale dell’istituto anche un ruolo da investment banking.
Sul fronte dei cambi, l’euro risale nei confronti del dollaro: passa di mano a 1,098 dollari (ieri a 1,0949 dollari). Vale inoltre 117,92 yen (117,253), mentre il dollaro/yen è pari a 107,37 (107,09). Petrolio in rialzo con il Wti che si porta a 53,3 dollari (+1,3%). Lo spread chiude in lieve ribasso a 152 punti base.
Domani riparte il negoziato commerciale
La Casa Bianca ha infatti inserito altre 28 aziende cinesi nella sua lista nera e in più ha imposto dei limiti ai visti di alcuni dirigenti cinesi per violazioni dei diritti umani. Come se nOn bastasse, secondo indiscrezioni, l’amministrazione Trump avrebbe allo studio anche limitazioni per gli investimenti americani in società cinesi. Pechino, dal canto suo, ha chiesto che le aziende siano rimosse quanto prima dalla black list, altrimenti «salvaguarderà risolutamente» gli interessi del Paese. Gli investitori, ad ogni modo, scommettono sull’impatto positivo che potrebbero avere le misure della Federal Reserve, il cui comitato direttivo si riunirà a fine mese. Ieri il numero uno , Jerome Powell, ha preannunciato acquisti di treasury da parte della banca centrale americana, intenzionata a stabilizzare il mercato dei crediti a breve termine. Non si tratterà, ad ogni modo, di un vero e proprio Quantitative Easing, ha precisato il banchiere.
Banche contrastate, occhi puntati su Mediobanca
A Piazza Affari chiudono contrastate le azioni delle banche, che hanno più volte cambiato la direzione di marcia.
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