Opportunità d’investimento nel post-Brexit
Il voto che ha sancito l’uscita dall’Unione Europea della Gran Bretagna (Brexit), ha minato molte sicurezze e ha lasciato gli investitori chiedersi dove trovare opportunità nei mercati in mezzo al caos scatenato da questo evento imprevisto. A questo proposito, ho trovato interessante un grafico elaborato dal BlackRock Investment Institute, la più grande società di investimento al mondo che gestisce un patrimonio totale di 4.600 miliardi di dollari, riportante uno studio delle potenziali opportunità finanziarie in un mondo post-Brexit. Come vedremo, prima del voto referendario vi erano molte azioni sottovalutate a livello globale.
La modesta crescita economica, le aspettative di inflazione e le politiche (spesso insufficienti) delle banche centrali hanno portato a rendimenti più bassi, intensificando i flussi di denaro verso attività orientate al reddito. Questo spiega in parte le differenze di valutazione estreme tra titoli azionari e titoli di Stato. Le preoccupazioni politiche in Europa hanno esacerbato altre differenze estreme, come quelle viste tra azioni internazionali e titoli azionari statunitensi. Le valutazioni, però, ci dicono poco sui ritorni a breve termine….ma possono potenzialmente far luce sui rendimenti a medio termine. Le valutazioni mostrano anche il rischio dei possessori di obbligazioni (che potrebbero salire ulteriormente), così come l’incertezza del mercato e la politica monetaria insufficiente delle Banche Centrali che potrebbero potenzialmente far salire i tassi d’interesse.
La Grande Scommessa Degli Investitori
La grande scommessa per coloro che cercano di sfruttare la debolezza del mercato per acquistare a poco è quella di diffidare dall’acquisto di beni fittiziamente economici che hanno davanti sfide difficili (ad esempio come il settore immobiliare del Regno Unito e quello bancario). Gli investitori dovrebbero invece concentrarsi su attività con valutazioni relativamente interessanti e positive nei fondamentali, ad esempio i titoli di qualità, le azioni con dividendo in crescita e le obbligazioni “investment grade“. La vendita indiscriminata delle attività più a rischio potrebbe tradursi in opportunità di acquisto, tra i quali spiccano i titoli quotati alla Borsa di Londra, che potrebbero “pagare” il continuo deprezzamento della sterlina (specialmente se pensate che il 72% dei ricavi delle società incluse nell’indice FTSE 100 sono conseguiti all’estero).