GOOG o GOOGL: Quale Azione Comprare?
Alphabet Inc., meglio conosciuta un tempo con il solo nome “Google”, ha la particolarità di avere ben due simboli “ticker” per le sue azioni quotate al NASDAQ: GOOG e GOOGL.
GOOG o GOOGL: Quale Azione Comprare?
Ad oggi, la differenza di prezzo fra i due titoli è esigua: l’azione GOOG è quotata a $ 1.132, mentre GOOGL a $ 1.136. Ma perché esistono due azioni della stessa società?
Teoricamente, la società ha adottato quello che viene chiamato in gergo frazionamento azionario o stock split, ovvero una divisione (frazionamento) del capitale sociale che comporta la sostituzione da parte dell’impresa delle proprie azioni con altre di valore nominale inferiore, senza che questo determini un aumento di capitale.
Questa attività poco comune non comporta alterazioni nella capitalizzazione di Borsa di una società e, di conseguenza, nel suo valore sul mercato. A variare nel caso di frazionamento azionario è invece il numero delle azioni disponibili sul mercato e il loro valore unitario. Se ad esempio una società ha un capitale di Borsa suddiviso in un milione di azioni del valore di 100 euro ciascuna, la sua capitalizzazione di mercato sarà pari a € 100 milioni.
Se invece vogliamo dare una risposta più pratica alla strategia attuata da Alphabet, si tratta di un tentativo dei co-fondatori di Google, Sergey Brin e Larry Page, insieme al presidente della società Eric Schmidt, di mantenere il maggior controllo possibile della società (leggi anche L’Azione Alphabet (GOOGLE) E’ Sopravvalutata?).
I due ticker rappresentano due diverse classi di azioni: A (GOOGL) e C (GOOG). Le azioni B sono invece di proprietà di addetti ai lavori e non vengono negoziate in nessun mercato pubblico. In pratica, si tratta di quelle azioni ancora in possesso di Brin, Page, Schmidt e di alcuni alti dirigenti della società.
Nel 2015, Google ha creato una struttura aziendale con una nuova holding chiamata Alphabet.
Google frazionò le sue azioni nell’Aprile 2014, creando appunto le azioni di classe A e C. Come ogni altro frazionamento, il numero di azioni è raddoppiato e il prezzo è dimezzato. Esiste tuttavia una differenza cruciale. Le azioni “normali” ricevono un voto, mentre le azioni C non ricevono voti e le azioni B ricevono 10 voti. Chiunque abbia detenuto azioni A al momento del frazionamento ha ricevuto un numero uguale di azioni C, ma il loro potere di voto non è aumentato.
Con 298,3 milioni di azioni A in circolazione e 47,0 milioni di azioni B, i possessori di azioni B ricevono 470 milioni di voti, pari al 61% del potere di voto. Quindi, se chiunque desideri avere un voto all’assemblea degli azionisti, compra le azioni A. Queste vengono negoziate con un leggero premio, il che dimostra che il mercato attribuisce un certo valore al potere di voto. Il grafico sotto esprime le differenze fra le varie classi di azioni:
Si noti che le azioni A vengono scambiate costantemente con un premio alle azioni C. La differenza non è grande, forse al massimo del 2%. Google prevede di continuare ad emettere azioni C per finanziare acquisizioni e premiare i dipendenti, quindi non è chiaro se il mercato porrà le azioni C a sconti maggiori nei prossimi anni o semplicemente ridurrà la differenza attuale a pochi punti percentuali.
Azioni Classe C
C’è stata una svolta con il possesso delle azioni C. In parte per placare le obiezioni di alcuni azionisti al frazionamento originario, Google ha promesso di risarcire gli azionisti della classe C se il prezzo delle loro azioni scenda di oltre l’1% rispetto a quello delle azioni A un anno dopo il frazionamento.
Per quanto riguarda le azioni B, Brin e Page avevano circa 46 milioni di azioni B alla fine di gennaio 2015, ma hanno annunciato un piano per venderne alcune. A marzo 2015 erano in circolazione circa 52 milioni di azioni B, ma i depositi della Securities and Exchange Commission (SEC) hanno dimostrato che Brin ha convertito un totale di 48.998 azioni B in azioni A verso la fine di aprile 2015 al fine di venderle. Questo ha in qualche modo ridotto il controllo del voto alle assemblee della compagnia.
Il risultato è che Google consente agli investitori di acquistare una quota molto elevata del proprio capitale, ma non tale da esercitare anche il più minimo controllo della compagnia. Alcuni investitori sono disposti ad accettarlo perché Google, come Apple Inc. (AAPL) e Facebook Inc. (FB), scommette molto sui suoi fondatori e alti dirigenti. Anche altre società della Silicon Valley adottano la stessa strategia, in quanto per loro è particolarmente importante basarsi sull’idea che ci sia una grande persona alla guida.
Tuttavia, non tutti gli investitori saranno così ottimisti. Ci sono sicuramente molti che vedono alcune delle altre iniziative esterne di Google (come l’investimento in SpaceX e le automobili senza conducente) come una distrazione inutile dal suo core business di ricerca e pubblicità che guida le entrate e la reputazione dell’azienda nel mondo.
Conclusioni
Anche se esiste sicuramente una differenza (minima) tra il prezzo dei due tipi di azioni di Google che potete acquistare, se il voto all’assemblea degli azionisti è importante per voi, mirate alle azioni A.