Asset Allocation: Cos’è E Come Funziona
Chi investe avrà sentito sicuramente parlare di asset allocation, ovvero uno dei fattori più importanti che possono determinare il successo o il fallimento dei propri investimenti finanziari. La selezione di singoli titoli o di singole asset class è infatti un elemento secondario rispetto al loro peso relativo all’interno di un portafoglio azionario. Lo scopo principale di una asset allocation è quello di trovare il giusto livello di equilibrio.
Come Funziona L’Asset Allocation
Fondamentalmente, l’asset allocation è la realizzazione pratica di una strategia d’investimento. Prima di investire, bisognerà infatti elaborare una strategia che riesca a creare un certo equilibrio fra rendimenti attesi e rischi. Ma per far questo, bisogna che l’investitore abbia chiari i propri obiettivi di investimento e la propria tolleranza al rischio. Solo dopo potremo scegliere le asset class con cui comporre il nostro portafoglio, cercando sempre di rimanere coerenti con gli obiettivi prefissati.
Ad esempio, in un’ottica di breve termine, bisognerà adottare una strategia conservativa che preveda l’inclusione nel portafoglio di molta liquidità o di titoli di Stato a breve termine. In un’ottica di lungo termine (5-10 o più anni) la costruzione del portafoglio sarà più complessa, in quanto questo comprenderà più asset rischiosi (come le azioni). In questo caso, stabilire o capire la propria propensione al rischio farà la differenza fra guadagno o perdita.
Il principale vantaggio di un’asset allocation è quindi quello di permettere una maggiore gestione del rischio del proprio portafoglio. Solitamente, le asset class non si muovono nella stessa direzione: per tale motivo, con un portafoglio equilibrato, riuscirete a limitare il rischio specifico legato a ognuna di esse.
Asset e Asset Class
Le asset sono gli strumenti finanziari che compongono un portafoglio. Le asset class rappresentano invece i tipi di strumenti in cui si è investito. Le tre principali sono quella azionaria, obbligazionaria e liquidità. Ognuna di queste asset class comporta ovviamente livelli di rischio differenti e anche diversi potenziali di rendimento. A seconda del loro peso relativo nel portafoglio, questo reagirà in modo diverso alle tendenze di mercato, determinando i risultati (positivi o negativi) nel tempo.
Un’asset allocation efficace dovrebbe sempre comprendere gli ETF, dei fondi che replicano l’andamento di un indice (come esempio il Ftse Mib di Borsa Italiana) e sono composti da una selezione (parziale o completa) di tutti i titoli presenti in quell’indice. Comprando un etf, la performance sarà quindi uguale a quella del mercato di riferimento. Senza contare che questi fondi si concentrano su diverse asset class, dando così al portafoglio una certa diversificazione.
Tipi di Asset Allocation
L’asset allocation può essere divisa in due sotto-asset: quella strategica (o passiva) e quella tattica (o attiva), alle quali si aggiunge poi un approccio che le contempla entrambe:
- Asset Allocation Strategica – Questo tipo di strategia prevede la costruzione del portafoglio con un orizzonte temporale di lungo periodo, ed ha come obiettivo quello di replicare l’andamento di un indice di riferimento, assumendo come ipotesi che il mercato sia caratterizzato da titoli o classi di titoli che in nessuna maniera risultano sopravvalutati o sottovalutati. In questo approccio, il peso dei diversi assets è lo stesso del particolare mercato o segmento che si intende replicare (benchmark).
- Asset Allocation Tattica – Diversamente dalla precedente, questa allocation prevede temporanei cambiamenti nella composizione degli investimenti, così da trarre vantaggio dalla sottovalutazione dei mercati nel breve termine. Si focalizza quindi su un orizzonte temporale breve e ha come obiettivo quello di battere il benchmark nel suo profilo di rischio-rendimento, ovvero di realizzare (quando possibile) una performance extra. Per far questo si ricorre generalmente al market timing (aggiustamento del portafoglio attraverso l’aumento o la diminuzione del peso di determinati asset in portafoglio in previsione di rendimenti positivi o negativi degli stessi) e allo stock picking (analisi e selezione sui fondamentali di bilancio dei migliori asset). Visto la gestione attiva che la caratterizza, questo tipo di allocation può avere costi maggiori, in quanto si dovranno sostenere più operazioni per sfruttare le eventuali asimmetrie o inefficienze temporanee del mercato.
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