Come Diventare Consulente Finanziario
Il consulente finanziario è un professionista che studia i mercati finanziari e prospetta le alternative migliori ai suoi clienti, spiegandogli inoltre tutti i vantaggi, i costi e i rischi di ogni alternativa. Egli ha l’obiettivo di capire a fondo le esigenze del cliente per poter scegliere gli strumenti che hanno la più alta probabilità di raggiungere i suoi obiettivi nel rispetto dei vincoli di rendimento, rischio e costi. Esistono due diverse figure di consulente finanziario:
- Consulenti finanziari indipendenti: sono quei consulenti che lavorano in maniera autonoma rispetto a istituti bancari o finanziari, compagnie assicurative e vengono pagati “a parcella” dal cliente (fee only). Non lavorano quindi come intermediari, ma stabiliscono una relazione diretta con il cliente.
- Consulenti finanziari non indipendenti: sono quelle figure che si occupano di consulenza ma che lavoro in rappresentanza di soggetti terzi (soprattutto le banche).
Questa professione è autorizzata e regolamentata ad operare sul territorio italiano dalla Markets in Financial Instruments Directive MiFID (o Direttiva Mifid), ed ha il compito di rendere il mercato finanziario europeo più compatto ed efficace. Ad ogni modo, si tratta di una figura professionale sempre più richiesta in Italia e che offre ottime opportunità di guadagno.
Requisiti
La laurea non è un requisito indispensabile per poter fare il consulente finanziario (anche se consigliabile). Per l’iscrizione all’Albo professionale bisogna essere in possesso o di un diploma di maturità o meglio di una laurea in materie economiche e giuridiche. L’Albo è regolamentato dalla CONSOB e dalla Banca d’Italia. Detto ciò, per diventare un consulente finanziario indipendente (CFI) bisogna superare un esame specifico.
Prima di svolgere il test sarebbe però opportuno frequentare dei corsi professionali, organizzati anche dalla European Financial Planning Association (EFPA). Ricordate che si tratta di una materia che richiede un’alta istruzione in tutti i rami dell’economia. Le prove si svolgono una volta all’anno e sono a numero chiuso.
Avviamento Attività
Dopo esservi iscritti all’albo, potrete aprirvi uno studio professionale come sede legale. Tuttavia, sappiate che potrebbe costarvi fino a € 100.000! Quindi, almeno agli inizi, vi consiglio di lavorare per un studio professionale di consulenza finanziaria già avviato e poi, quando avrete acquisito una certa esperienza (e un certo budget!) mettervi in proprio.
Tenete conto che per rendere l’attività sostenibile, dovrete necessariamente avere molti clienti con un portafoglio titoli (Asset under Management o AuM) di almeno qualche milione di euro, in quanto la parcella di un consulente finanziario indipendente si aggira tra lo 0,2% e lo 0,5%. Prima di aprire uno studio, però, bisogna essere in possesso di una partita IVA, facendo la dovuta comunicazione all’Agenzia delle Entrate tramite il Modello AA9, ed effettuare anche l’iscrizione all’Inps in Gestione Separata per i contributi previdenziali. Inoltre, per le società è obbligatoria l’apertura di una Rc professionale che copra € 1 milione per qualsiasi richiesta di indennizzo con un tetto massimo di € 1,5 milioni in un anno.
Consigli Utili
Il consulente finanziario non deve avere solo conoscenze economiche, ma essere anche un bravo “psicologo” per conoscere i clienti e consigliare loro l’investimento più adatto alle loro esigenze. In particolare dovrà conoscere:
- il tempo che i clienti sono disposti a tenere vincolato un determinato investimento;
- il capitale che il cliente è disposto ad investire;
- la propensione al rischio del cliente, dato che non tutti gli investimenti hanno gli stessi livelli di rischio. Il consulente finanziario dovrà quindi conoscere quanto il cliente sia disposto a rischiare, così da decidere quale potrebbe essere il miglior investimento da adottare. Anche perché maggiore sarà il rischio, maggiore sarà il guadagno (o la perdita) potenziale per il cliente.
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