Google: multa record dell’UE per Android
Google, che ha all’attivo una massiccia attività di banner e video pubblicitarie, grazie soprattutto al suo ruolo centrale sui dispositivi Android, riceverà una salatissima multa da parte dell’Unione Europea di 4,3 miliardi di euro (5 miliardi di dollari). Secondo la società di ricerca eMarketer, in tutto il 2018, Google rappresenterà un terzo di tutti gli annunci mobili globali, cosa che fa guadagnare alla società circa 40 miliardi di dollari in vendite al di fuori degli Stati Uniti.
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Google: multa record dell’UE per Android
Si tratta di una sanzione antitrust storica, che porterebbe l’ammontare totale delle multe di Google a 6,7 miliardi, dopo la sanzione dello scorso anno sui servizi di ricerca shopping. Potrebbe presto essere seguita inoltre da ulteriori sanzioni derivanti da un’indagine sui contratti pubblicitari online.
La sanzione per il sistema operativo Android di Google, pari allo stesso importo con cui i Paesi Bassi contribuiscono al bilancio dell’UE ogni anno – dovrebbe essere annunciata dal commissario europeo alla concorrenza Margrethe Vestager alle 13:00 a Bruxelles.
Con questa sanzione, la Commissione europea supera la penalità di 2,4 miliardi di euro emessa l’anno scorso, dopo un’indagine sul servizio di ricerca shopping di Google. Il proprietario di Google Alphabet Inc. e la commissione hanno entrambi rifiutato di commentare le multe per Android.
Google: multa record dell’UE per Android
Non è la prima volta che Google finisce nel mirino dell’antitrust
Dal 2007, Google ha dato il via al sistema operativo per telefoni cellulari Android e ad una suite di app gratuite. Questo è stato un ottimo affare per Google: con Android installato sul 77% dei telefoni cellulari in tutto il mondo, vasti fiumi di dati si riversano attraverso queste app ogni giorno, alimentando il lucroso business pubblicitario dell’azienda.
L’UE ha delineato la sua causa contro Google già nel 2016, accusandola di mettere alle strette i produttori di dispositivi nella pre-installazione della ricerca su Google e del browser Google Chrome. Le aziende che desiderano autorizzare Google Play, un importante gateway per altri prodotti non Google, devono concordare contrattualmente per aggiungere altri servizi Google ai propri dispositivi. In questo modo, secondo l’Unione Europea, i motori di ricerca e i browser concorrenti avranno più difficoltà a raggiungere gli utenti sui telefoni cellulari.
La risposta di Google
Google sostiene che Android ha aumentato la scelta e ridotto i costi per i consumatori con il suo sistema operativo gratuito, che consente ai produttori dei dispositivi di vendere telefoni a prezzi molto più bassi rispetto a quelli della Apple. Gli accordi contrattuali contribuiscono anche a garantire una versione comune e coerente del sistema operativo in modo che gli sviluppatori non debbano creare più versioni delle proprie app. Inoltre, Google ha aggiunto che se agli utenti non piacciono le app di Google, nulla impedisce loro di scaricare quelle prodotte da altri.
Google: multa record dell’UE per Android
Un impatto maggiore rispetto ad una sanzione, potrebbe essere costituito da un’ordinanza che consente ai produttori di telefoni di scegliere app non Google da installare sui telefoni Android. Ciò darebbe agli sviluppatori di app un grande spazio, dato che circa l’80% dei dispositivi mobili adopera come sistema operativo proprio Android.
Funzionari dell’UE stanno indagando sui contratti di Google che richiedono ai produttori di telefoni Android di utilizzare le app di ricerca e browser di Google e altri servizi Google quando vogliono concedere in licenza al Play Store.
L’UE sta inoltre prendendo di mira i pagamenti di Google agli operatori e produttori di telecomunicazioni che installano esclusivamente la ricerca su dispositivi e contratti che impediscono ai produttori di cellulari di vendere telefoni utilizzando altre versioni di Android.
L’UE ha affermato che Google ha una quota di mercato superiore al 90 percento per la ricerca generale su Internet, i sistemi operativi per smart mobile con licenza e gli app store per il software Android.