Il rischio finanziario: l’essenza di ogni investimento!
La maggior parte degli investitori pensano (in modo errato!) al “rischio” come la possibilità che il valore di mercato di un’attività finanziaria possa scendere al di sotto del capitale che lui o lei avevano investito precedentemente in tale attività. Ma pensateci bene. Avere queste idee sbagliate (prezzo di mercato inferiore = perdita o cattivo investimento e prezzo di mercato maggiore = profitto o buon investimento) rappresenta il rischio maggiore di tutti! Questa concezione errata provocherà inevitabilmente azioni scorrette da parte degli investitori, specialmente quelli che si credono “guru” degli investimenti! Il rischio è la realtà delle attività finanziarie e dei mercati finanziari: il valore corrente di tutti i titoli cambierà attraverso speculazioni future. Tutto ciò che è “mercato” è soggetto a variazioni di valore di mercato! Ciò che è anormale sono le “montature” che circonda il cambio del valore di mercato e la causa principali di tali isterie tra gli investitori. L’importo, le cause, le frequenze e la durata del cambiamento di valore di mercato varieranno sempre in modo imprevedibile: la certezza è che il cambiamento dei valori di mercato delle attività di investimento è inevitabile, imprevedibile, ed essenziale per il successo a lungo termine degli investimenti. Senza questi cambiamenti naturali, non ci sarebbe alcuna speranza di guadagno, nessuna possibilità di comprare a poco e vendere a tanto. Nessun rischio, nessun profitto…..e nessuna eccitazione. Sarebbe davvero noioso, non trovate?!
I primi passi da muovere per la minimizzazione del rischio sono a livello…”cerebrale” e implicano lo sviluppo di una comprensione dello scopo economico fondamentale delle due classi fondamentali di titoli di investimento. Dal punto di vista degli investitori: (a) i titoli azionari sono tenuti a produrre una crescita sotto forma di plusvalenze realizzate, (b) i titoli a reddito sono tenuti a produrre un reddito spendibile (o reinvestibile). Ma non sarà mai una crescita reale finché il reddito reale non verrà ricevuto. E gli investimenti alternativi? Questi sono i contratti, espedienti, materie prime e altre idee creative che i testi universitari chiamano solitamente speculazioni. La maggior parte degli investitori non hanno praticamente alcuna idea di come si “muovano” i loro investimenti e hanno addirittura meno interesse per l’apprendimento dei concetti basilari della finanza! E questo la Borsa lo sa…… e ne approfitta ogni giorno….senza pietà! Nonostante la recente crisi finanziaria, molti fiduciari (in particolare nel settore pubblico) buttano via molti soldi con delle speculazioni molto alternativi e pericolose. Un altro passo mentale per la minimizzazione dei rischi è l’istruzione. Nessuno si può permettere di buttare via i propri soldi in cose che non capiscono o che il venditore non può spiegarvi direttamente, specialmente se ci si imbatte in barriere linguistiche. Di solito, infatti, i migliori investimenti non “parlano” l’italiano! Quindi, meglio capire a fondo in cosa si sta investendo, altrimenti nessuno si dovrebbe poi lamentare se le cose vanno male!
Per concudere, vorrei suggerirvi una citazione sul rischio che “amo” particolarmente: ” Il rischio è aggravato dall’ignoranza, moltiplicato dai cavilli, esacerbato dalle emozioni, dimezzato dall’istruzione, migliorato con un costo proporzionato dell’assetto patrimoniale e gestito con disciplina!”.
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