I contratti di Borsa
Le transazioni dei titoli si effettuano attraverso i contratti di borsa, che vengono redatti dagli operatori su appositi modelli chiamati fissati bollati. I contratti di borsa di compravendita di valori finanziari possono essere a pronti o a termine. I contratti a pronti (o a contanti) sono caratterizzati dal fatto che la loro esecuzione avviene quasi contemporaneamente alla loro stipulazione.
Le parti contraenti (acquirente e venditore), una volta concluso l’affare, si scambiano immediatamente i titoli al prezzo pattuito. Questi tipi di operazioni sono compiute dagli acquirenti stabili, vale a dire i risparmiatori e gli investitori istituzionali, cioè quei soggetti che non hanno fini speculativi.
I contratti a termine sono invece tipici strumenti speculativi poichè la loro esecuzione è differita di un dato lasso di tempo (rispetto alla stipulazione). Dovete sapere che i contratti di borsa a termine sono differenziali e non reali! I rialzisti (acquirenti) ed i ribassisti (venditori) non mirano, rispettivamente, ad avere la disponibilità dei titoli o a consegnarli alla scadenza (e ciò significa dire che i contratti non sono “reali”), ma semplicemente a speculare sulle loro oscillazioni di valore (contratti differenziali).
I contratti a termine non prevedono il materiale scambio dei titoli contro il prezzo stabilito, ma solo il pagamento dell’importo pari alla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto. Le liquidazioni di borsa sono effettuate con il meccanismo delle “stanze di compensazione”.
I contratti a termine, a loro volta, possono essere a termine fermo o a premio. Sono a termine fermo se le parti si obbligano in ogni caso a darvi esecuzione alla scadenza. Sono a premio se i contraenti si riservano la facoltà, dietro pagamento di una somma (premio), di:
- scegliere se recedere dal contratto o se darvi esecuzione;
- dichiararsi, a scelta, acquirente o venditore;
- raddoppiare o triplicare la quantità dei titoli negoziati.
Le più importanti tipologie di contratti a premio sono:
- il contratto dont, che conferisce all’operatore che ha pagato il premio la libertà di dare esecuzione al contratto (levare il premio) o di recedere (abbandonare il premio), a seconda della propria convenienza;
- il contratto stellage, dove il contraente, dove il contraente, in cambio del pagamento del premio, può riservarsi il diritto (sempre nel giorno di liquidazione) di dichiararsi acquirente o venditore, a seconda della convenienza;
- il contratto noch, dove l’operatore che paga il premio può, alla scadenza del termine, decidere di raddoppiare o triplicare la quantità negoziata (noch per ritirare, se è pagato dal compratore; noch per consegnare, se pagato dal venditore).